Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Calciatori, ha parlato ai microfoni del Messaggero per analizzare il blocco della stagione calcistica a causa del coronavirus. Queste le sue parole: "Nel nord il fenomeno è in continua crescita, così come nel resto d’Europa. Le date? Temo verranno disattese. Era giusto dare un orizzonte temporaneo, quasi come forma di ottimismo. Ci sta. Ma c’è molto da fare ancora. All’inizio sembrava che il fenomeno riguardasse solo la zona della bassa Lombardia, poi si è trasferito a Brescia e Bergamo, è imprevedibile, non sappiamo cosa succederà nel Sud. La logica ci dice che dobbiamo comportarci bene, con rigore. Non si tratta di essere catastrofisti o ottimisti, cerco solo di essere realista. Ricominceremo, ma in sicurezza. E laddove servirà, rispetteremo misure più severe".

Ripresa del campionato: "Tra le varie attività che svolgo, c’è anche quella di dirigente scolastico. Ebbene, qui a Verona si valuta di portare a termine l’anno solo attraverso una didattica domestica. Questo cosa significa: se un paese chiude le scuole fino a giugno, non possiamo pensare che possano andare avanti altre attività, come lo sport. Un lusso, appunto. Le partite del 7/8 marzo? Un errore. Io ho cercato di farlo capire subito, quando ho chiesto lo stop alla Figc e mi è stato detto di no. Il giorno dopo ci abbiamo provato dalla mattina. La prossima volta il Governo non farà scegliere chi non sa scegliere, quindi se si torna in campo si farà in massima sicurezza".
 

Sezione: Altre notizie / Data: Ven 20 marzo 2020 alle 16:00
Autore: Manuel Panza / Twitter: @manuel_panza
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