Bisceglie, SSC Bari e Pink Bari. Tanti gli spunti di riflessione con l'avvocato Cesare Di Cintio, che si è soffermato sul calcio femminile e su quello pugliese ai microfoni di tuttocalciopuglia.com 

Buongiorno signor Di Cintio. Partiamo dall'argomento Bisceglie: c'è grande amarezza in casa nerazzurrostellata per le ultime variazioni di regolamento sui playout e patron Canonico promette battaglia. 

"Ho avuto un colloquio con patron Canonico, mi ha mostrato le sue idee e motivazioni. I suoi punti di vista sono condivisibili, vuole tutelare la sua società a tutti i costi. Mi auguro ci sia uno spirito corporativo anche da parte di altri club. Il fatto di dover cambiare le regole a stagione in corso mi auguro che non diventi una regola, bensì un'eccezione. Una società come il Bisceglie credo possa sentirsi danneggiata davanti ad un provvedimento del genere come l'ultimo che è emerso". 

Non è il primo caso controverso in Serie C. 

"Problematiche simili hanno una vecchia origine. Pensiamo ad esempio al caso-Vibonese. La società ebbe ragione, il Messina aveva problemi di fideiussione e ci furono ricorsi contro i peloritani. Ricordo anche contenziosi. Oggi scontiamo ancora una poca chiarezza da parte degli organi federali. Non c'è ancora una regola che contrasti in modo definitivo la possibilità di partecipazione ad un campionato da parte di una società senza fideiussioni. La Corte Federale aveva risolto bene questo provvedimento, chiedendo non l'esclusione del Messina dal campionato ma la retrocessione. Quest'ultima non inciderebbe in alcun modo sulla regolarità del campionato". 

Lei segue molto da vicino anche il calcio femminile. In Puglia la Pink Bari prova a ritagliarsi uno spazio importante. 

"Da un punto di vista tecnico conosco la Pink Bari, è una società seria e ben strutturata. Lavora molto bene e, anche se a livello di classifica lotta per la salvezza, sta intraprendendo il giusto percorso. Il passaggio importante che ora tutti devono fare è legato soprattutto ad una decisiva presa di coscienza. Tutti investono soldi e fanno sacrifici. Bisogna progredire sul piano culturale, cambiare anche norme contrattuali, transazioni e mercato. Fusione con la SSC Bari? Si, credo a questa possibilità. I De Laurentiis danno alle loro società un'impostazione molto manageriale, puntando molto sui diritti d'immagine come avviene a livello maschile. Può esserci una spinta per emergere. Il vantaggio è quello di poter partite su un tipo di organizzazione consolidata e di un certo livello". 

Anche il Bari maschile potrà dunque riemergere? 

"Oggi il Bari ha una società solida, le disavventure del passato sono sicuramente lontane. Il 'San Nicola' non potrà che costituire una spinta fondamentale verso categorie migliori". 

Cosa va migliorato ancora nel calcio femminile? 

"Ho cominciato anni fa, con il calcio maschile ed il 99% delle mie attività si concentra su questo. Ma anche il calcio femminile ho sempre pensato potesse avere un futuro. Ora è considerato uno sport dilettantistico, ma c'è un problema di carattere normativo che va risolto. Tra i due sessi ci sono dinamiche molto simili. Io credo che le donne, in tutti gli ambiti, siano una valore aggiunto. Sanno essere vincenti e meritano lo stesso trattamento degli uomini. E' una battaglia fondamentale sul piano della democrazia e dell'eguaglianza. Chi sostiene il contrario dimostra soltanto ignoranza. Il calcio non è solo uno sport maschile. Il cammino verso l'uguaglianza è ancora lungo, ma siamo finalmente all'inizio di questo percorso". 

Sezione: Altre notizie / Data: Mar 09 aprile 2019 alle 09:15
Autore: Domenico Brandonisio
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