Uno degli attaccanti maggiormente ricordato in Puglia e non solo: caterve di gol in carriera e spesso decisivo rispetto agli obiettivi delle compagini per le quali ha giocato, William Da Silva è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com. Diversi gli argomenti trattati dall’atleta brasiliano: dall’emergenza sanitaria alla possibile ripresa delle attività, passando per i suoi trascorsi pugliesi e la sua attuale vita sempre legata al calcio.

William Da Silva, com’è cambiata la sua vita rispetto ai suoi anni calcistici trascorsi in Puglia?
“Attualmente vivo a Gallipoli con la mia famiglia: a settembre sono rientrato da Malta per la fine del campionato e, in attesa di ulteriori sfide, gioco per l’Amatori Lecce. Mi piacerebbe continuare con il calcio: ho frequentato diversi corsi per diventare allenatore”.

Ogni progetto, però, è momentaneamente fermo per via dell’emergenza sanitaria. Lei crede che le attività riprenderanno?
“E’ abbastanza complicato poterlo dire: bisogna ascoltare il parere dei medici e prevenire ogni forma di contagio. Di sicuro viviamo un momento difficile: l’unica speranza è che, con l’impegno di tutti, la situazione possa rientrare al più presto”.

Ripercorriamo le diverse tappe pugliesi della sua carriera. Dal 2003 al 2006 ha indossato la maglia del Martina, realtà blasonata che da qualche anno, però, è in difficoltà calcisticamente parlando.
“Martina Franca è una città incredibile: lì si vive di calcio e anche nei momenti più complicati si avverte il calore della gente. Nel triennio in biancazzurro misi a segno quasi 60 reti: in quegli anni il nostro percorso veniva vissuto intensamente. Purtroppo l’aspetto economico-finanziario ha colpito diverse realtà: costruire progetti calcistici di valore è difficile per tutti, ma al di là di questo mantengo ancora diversi contatti con la gente del posto. A gennaio ho anche consigliato alcuni calciatori, ma nessuna trattativa è andata in porto a causa delle tempistiche ridotte”.

Da un “biancazzurro” all’altro, anche la sua esperienza di Brindisi (stagione 2009/2010) è stata intensa.
“Sì, anche della mia avventura a Brindisi conservo ricordi importanti: arrivai nell’anno della promozione in C2 e, nonostante non avessimo grosse aspettative, riuscimmo a centrare la semifinale playoff. Potevamo approdare in Serie C1: quella doppia sfida contro la Cisco Roma, tra l’altro pareggiata e non persa, pesa ancora. Sono convinto che, se avessimo conquistato la C1, i fratelli Barretta avrebbero mantenuto il timone del club”.

Positive anche le avventure di Taranto (2008/09) e Casarano (2010/11).
Giunsi a Taranto in un periodo non brillante dal punto di vista societario: la squadra arrancava nei bassifondi, ma nonostante tutto riuscimmo a ottenere la salvezza. Casarano fu una tappa particolare: si trattava della mia prima esperienza in assoluto in Serie D, eppure malgrado i presupposti positivi incappammo in qualche difficoltà di troppo che ci impedì di lottare fino alla fine per il vertice della classifica”.

A Malta, invece, come si vive il calcio?
“A Malta, nonostante una visione di calcio completamente differente, mi sono tolto grosse soddisfazioni: con la casacca della Valletta ho disputato un preliminare di Champions e ho anche vinto un campionato. A livello personale, inoltre, mi sono stati riconosciuti sette premi in un solo anno”.

Qual è il suo giudizio sui campionati di C e D italiani?
“Rispetto a qualche tempo fa, i livelli sono decisamente calati: mi aspettavo molto di più, ma evidentemente c’è stato un cambiamento netto sul fronte tecnico”.

Le è mai capitato di assistere da spettatore a partite di alcune delle sue ex squadre pugliesi?
“Di recente ho assistito a Taranto-Casarano, terminata 0-0, per il resto mantengo diversi contatti ma non ho mai avuto la possibilità di assistere ad altre partite”.

Un amarcord per concludere: cosa si porterà dentro delle sue esperienze in Puglia?
“Ai tempi di Brindisi realizzai una doppietta nella sfida contro il Cassino: di quest’ultima gara, la prima delle due reti è stata paragonata ad un sigillo di Ronaldo ai tempi del Real Madrid. Conservo nel cuore anche sigilli importanti con il Martina nelle sfide contro Benevento e Giulianova”. 

La foto dell'articolo, gentilmente concessa dal fotografo Paolo Conserva, ritrae William Da Silva in un'azione di gioco nel match Martina-Napoli (23/10/2005, terminato 1-1). 

Sezione: Altre notizie / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 19:30
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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