La deadline posta da Nicola Canonico per eventuali investitori interessati alla causa è scaduta da quasi 48 ore, una richiesta ufficiale è stata fatta pervenire in tempo, ma la chiarezza sembra ancora un lontano ricordo. Bisceglie continua a vivere di confusioni ed incertezze.

La partita per il futuro della compagine nerazzurra si gioca su diversi fronti. Da una parte i dirigenti locali, che continuano ad attendere risposte dall’imprenditore barese, ma che adesso possono far leva sul solido supporto di una cordata, quella cerignolana facente capo a De Cosmo e Todaro, seriamente intenzionata a investire sulla città dei Dolmen. Dall’altra lo stesso Canonico, che prende tempo, tiene aperta una finestra sul Bari, legandosi alla cordata rappresentata dall’avvocato Monachesi, e studia possibili soluzioni: accettare di farsi definitivamente da parte o porre il titolo sportivo stellato fra le mani di un uomo di fiducia, che possa consentirgli di rimanere virtualmente alla guida della società senza, però, esporsi in maniera eccessiva.

Capitolo a parte è quello costituito dalla squadra, ancora trincerata dietro al silenzio del ritiro di Alfedena: i giocatori, che dovrebbero rientrare in Puglia nel corso del weekend, si sarebbero rivolti in queste ore all’Associazione Italiana Calciatori per denunciare la mancanza di personale sanitario all’interno del ritiro. Una situazione paradossale, che, francamente, comincia a mettere un po’ di malinconia.

Sezione: ANTENNA SUD / Data: Gio 26 luglio 2018 alle 14:30
Autore: Antonio Bellacicco
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