Bari, ​​​​​​​beata ingenuità. Non mancano le idee, ma la concentrazione

L'amarezza è enorme, negarlo sarebbe inutile. Altro giro, altra corsa. E altra sconfitta per il Bari di mister Grosso, che esce con le ossa rotte dal Partenio di Avellino. Certo, l'esame, al cospetto del Frosinone di Moreno Longo, era di quelli proibitivi. Ma il rammarico resta, anzi forse si raddoppia, se ci si sofferma a riflettere sulla prestazione offerta e sulla gestione dei momenti decisivi della partita. Anche e soprattutto alla luce del valore dell'avversario. Era già successo ad Empoli, ormai due settimane fa, e parzialmente contro il Venezia al San Nicola durante lo scorso weekend. Stesso lo scenario, stessi i risultati finali: tre sconfitte, quattro gol fatti e ben otto subiti. 

Numeri fin troppo eloquenti, che rischiano di oscurare tutto quello che di buono si continua a fare nel corso dei 90 minuti di gioco. Il peggior inizio di stagione dal 2007-2008 a questa parte non è figlio di una mancanza di carattere e non è legato ad un'assenza di idee di gioco o di soluzioni tattiche. Il peccato originale, in casa biancorossa, continua ad essere la concentrazione. Troppe le ingenuità collezionate dai ragazzi di Grosso in questi primi 360 minuti di campionato. In particolar modo in quel reparto difensivo che, come già si sospettava in estate, si sta confermando autentico anello debole dello scacchiere biancorosso. Tanto a livello collettivo, quanto a livello personale. La tendenza all'errore è costante e, francamente, inizia a preoccupare anche il più ottimista fra i tifosi e gli addetti al lavoro.

Che ci si armi di pazienza. Grosso ha bisogno di tempo e, soprattutto, di fiducia. Non concedergliela equivarrebbe a commettere gli stessi errori -spesso rimpianti- delle scorse stagioni. La squadra segue il proprio allenatore ed esce a testa alta da campi nei quali nel recente passato avrebbe collezionato figuracce. La parte più complessa del calendario sembra alle spalle, quantomeno sulla carta. Il possibile riscatto è già dietro l'angolo; le due sfide interne consecutive contro Cremonese e Ternana potranno svelarci la reale natura di questo Bari.