E' un Bari dai due volti, quello che esce dal "San Nicola" dopo la sfida all'Acireale con un interlocutorio punticino tra le mani. Primo tempo negativo, seconda frazione in evidente crescita. Qualcuno scende, qualcun altro sale; qualcuno delude, qualcun altro si conferma in crescita, continuando a trasformarsi passo dopo passo da personaggio comprimario a protagonista inamovibile. I soliti noti (Brienza su tutti), ma non solo. Tra le note liete del pomeriggio di ieri, spiccano anche due forze fresche in rampa di lancio: Giacomo Quagliata ed Enrico Piovanello, giovanissimi ma già a modo loro decisivi. Uno arrivato in Puglia nel corso del mercato invernale di riparazione, l'altro approdato in biancorosso all'inizio della stagione. 

Se le prestazioni del centrocampista classe 2000 -parso tra i più pimpanti contro gli acesi- sono finite sotto gli occhi di tutti già da diversi mesi (titolare in 19 delle 25 partite disputate dalla truppa barese in campionato), attirando le attenzioni di club titolati, il rendimento dell'esterno sinistro sta francamente superando le aspettative dell'inizio del 2019. Dall'Igea Virtus all'Acireale, passando per la Turris, il Marsala e il Locri: 540 minuti collezionati sui 540 complessivamente a disposizione nelle ultime cinque apparizioni. Cornacchini gli concede spazio, il mancino palermitano, giunto in riva all'Adriatico dal Latina, sfrutta al meglio l'occasione. Con una particolare propensione per la fase offensiva e alcuni progressi da compiere in quella difensiva (dalla sua fascia è arrivata, ad esempio, l'azione del gol di Manfrè). 

Il tanto atteso e agognato lieto fine in casa Bari passa anche e soprattutto dallo stato di salute dei suoi Under. Piovanello e Quagliata hanno già risposto presente; agli altri il compito di emularli nel minor tempo possibile. 

Sezione: Bari / Data: Lun 25 febbraio 2019 alle 12:00
Autore: Antonio Bellacicco
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