Lo sbarco a Bari durante la finestra invernale di calciomercato, le inevitabili e piuttosto concrete difficoltà di adattamento alla nuova realtà, le tante panchine collezionate e un esordio che proprio faticava ad arrivare. Non sembrava essere nata sotto i migliori auspici l'esperienza di Federico Andrada con la maglia del Bari: l'attaccante argentino, classe 1994, era divenuto noto più per le apparizioni sui social network che per quelle sul terreno di gioco. I pochi minuti che Grosso gli aveva concesso a Palermo nel finale di gara non erano stati sufficienti per farsi un'idea precisa e dettagliata sul suo conto. 

Poi, quasi all'improvviso, il pomeriggio di ieri. La squalifica di Nenè, lo spostamento sulla sinistra di Cissè e quello spazio che si apre, finalmente, dopo mesi di attesa e di profonda sofferenza. Ha smentito tutti, il ragazzo venuto dalla fine del mondo. L'ha fatto a suo modo, disputando una prestazione di sacrificio e volontà, impreziosita da una gemma decisiva ai fini del risultato: doppio dribbling a rientrare, scambio rapido con Floro Flores e sinistro chirurgico a giro, ad abbattere in un sol colpo le ragnatele poste sotto l'incrocio e tutti i pregiudizi sul suo reale valore. Ha avuto ragione lui ed, in sua compagnia, ha trionfato anche Sogliano, abile nello scovare questo giovane talento e nel metterlo a disposizione del mister praticamente a costo zero. 

Bari, puoi sorridere: in vista dei playoff, hai un'ulteriore risorsa su cui contare!

 

Sezione: Bari / Data: Dom 06 maggio 2018 alle 15:00
Autore: Antonio Bellacicco
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