Concentrarsi sul campo, ripartire dallo splendido finale di stagione e mettere definitivamente da parte gli strascichi legati a quanto avvenuto ieri in aula di Tribunale. L’impresa non è di quelle scontate, in particolar modo a livello psicologico. Il Bari, però, deve compiere lo sforzo. Deve farlo per onorare la fede dei propri tifosi, che già in diecimila avevano acquistato i tagliandi per il match contro il Cittadella (originariamente in programma per il pomeriggio di oggi); deve farlo, soprattutto, per non vanificare tutto l’impegno messo sul campo in 42 giornate di campionato regolare.

Dare un’occhiata ai precedenti biancorossi all’interno della lotteria playoff potrebbe far tornare il sorriso ai tifosi di fede barese, precipitati inevitabilmente da ieri in uno stato a metà fra il disorientamento e l’amarezza. Quella di questa stagione è appena la terza partecipazione del Bari al format moderno degli spareggi promozione (tutte concentrate negli ultimi cinque campionati).

Molto diverse tra loro, tanto nelle premesse quanto nell'esito, le prime due circostanze: nell'ultima, relativa alla stagione 2015-16, la squadra dell'allora mister Camplone terminò la sua annata in quinta posizione, ma fu immediatamente eliminata ai quarti di finale dal Novara al San Nicola (nonostante il miglior posizionamento in classifica); nella prima, invece, andata in scena nel giugno del 2014, fu proprio partendo dalla settima posizione che i ragazzi del duo Alberti-Zavettieri riuscirono a sfiorare la finalissima, dettando la propria legge sul campo dell'ostico Crotone e arrendendosi soltanto alla sfortuna e ad un Latina in stato di grazia. Un segnale positivo, dunque, in vista di quello che -in questo momento- è l'appuntamento del prossimo 3 giugno al Tombolato di Padova. 

Sezione: Bari / Data: Sab 26 maggio 2018 alle 10:30
Autore: Antonio Bellacicco
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