Il tormentone Cornacchini-si o Cornacchini-no si è concluso con qualche giorno d'anticipo rispetto alle previsioni. Se per qualche giocatore l'esito e le prestazioni che verranno fornite nel corso della poule scudetto potranno risultare determinanti per la riconferma, lo stesso non si può dire invece per l'allenatore: il tecnico di Fano resta saldamente in panchina, cosi come rimane in biancorosso il club manager Scala. 

Scelte all'insegna della continuità. E se il secondo è stato premiato per la gestione del mercato, a favorire la riconferma del primo sono stati i risultati. Incontestabili, alla fine della fiera: campionato dominato, in testa dalla prima all'ultima giornata. Con un organico di prim'ordine (i curriculum di molti parlano chiaro, allenatore incluso), forse illegale per certe dimensioni calcistiche (ed il girone I, Turris a parte e fino ad un certo punto, ha avuto ben poco da dire), ma partito con grande ritardo. Di solito si dice 'la gatta frettolosa fa i figli ciechi', ma almeno in questo caso tale proverbio non ha trovato riscontri nella realtà. Meno spettacolo (anzi, molto poco), tantissimo cinismo e pragmatismo: piaccia o no in queste categorie non sempre il bel gioco porta risultati. E' vero, in Serie C servirà chiaramente qualcosa in più, ma anche qui non ci sono troppe felici eccezioni. Anzi. E' stata inoltre premiata la gestione del gruppo: avere a disposizione tante 'prime donne' (o fuoriclasse, come preferite) e mantenere equilibrio ed armonia non è mai scontato. 

Inutile negarlo: la notizia non ha rallegrato una parte della tifoseria, che rimane scettica. L'accusa principale rivolta è quella di non aver dato un'idea di gioco ed un'identità alla squadra. Qualcuno avrebbe preferito un profilo più esperto e che in Serie C ha già vinto, se non addirittura dominato. Anche in categorie superiori. E Cornacchini, in tal senso, è in difetto: playoff con l'Ancona nel 2015/16, poi solo tormentati tornei alla guida di Viterbese e Gubbio. Ma i precedenti, seppur poco lusinghieri, sono fatti per essere ribaltati: probabilmente la dirigenza avrà fatto questo tipo di ragionamento. A volte assecondare il 'popolo' non è la cosa migliore da fare e la recente storia biancorossa è piena di esempi in tal senso...

Sezione: Bari / Data: Sab 11 maggio 2019 alle 14:00
Autore: Domenico Brandonisio
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