All'appello mancava soltanto lui. Contro l'Acireale è arrivata la fine di un lungo digiuno (non segnava dal 25 novembre scorso) per Pasquale Iadaresta, esperto attaccante classe 1986 giunto dal Latina nella sessione invernale di mercato. Una rete preziosa, quella siglata contro i siciliani, e che porta in dote un punto prezioso al cospetto di una formazione mai doma e che ha confermato, anche al 'San Nicola', il suo trend positivo. 

Non eccessivo lo spazio sin qui trovati rispetto all'esperienza di Latina. Nella prima parte di stagione l'attuale numero 18 biancorosso aveva collezionato 15 presenze e 6 reti, mentre la gioia della prima marcatura coi biancorossi arriva dopo 9 gare ed appena 245' giocati. Un inserimento da autentico 'ariete' per lui nel cuore dell'area di rigore, perfetto lo stacco di testa. Alla 'Silenzi', volendo citare il suo ex mentore Pochesci. Perchè è riuscito a farsi trovare nel posto giusto ed al momento giusto: un attaccante non potrebbe chiedere di meglio. Tatticamente (Simeri e Neglia i partner, all'occorrenza Piovanello) è stato agevolato anche dal progressivo passaggio della squadra di Cornacchini dal 4-2-3-1 al 4-3-3, con piccoli segnali di 4-2-4 in fase offensiva. L'1-1 rompe il ghiaccio in casa biancorossa, fa alzare i ritmi. La partita può cambiare e sui suoi piedi capitano almeno un paio di occasioni favorevoli da rete. Ma il pomeriggio - tra legni e falli di mano clamorosi e non ravvisati - non riesce ad essere particolarmente fortunato per il Bari

Il futuro? Contribuire all'operazione-rinascita del club, proiettato verso la Serie C con 9 punti di vantaggio sulla Turris a 9 gare dal termine della regular season del girone I di Serie D. Non sarà la prima scelta di Cornacchini, ma per la Serie D uno cosi rimane un lusso che pochi possono permettersi: prima del singolo di qualità c'è sempre il collettivo. 

Sezione: Bari / Data: Mar 26 febbraio 2019 alle 16:15
Autore: Domenico Brandonisio
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