Bari, una vittoria nel segno del 49. E Cornacchini è (finalmente) nella storia

Il numero chiave è il quarantanove. Tanti sono i punti in classifica del Bari dopo 19 giornate, ma anche gli anni che aveva Phil Masinga al momento della sua scomparsa. Solo coincidenze? Chissà. Di sicuro il successo contro la Sancataldese non può che essere dedicato a lui. C'è tanto di agrodolce in casa biancorossa, ed i bei ricordi legati all'ex attaccante sudafricano si sprecano, cosi come la solidarietà di tifosi, ex dirigenti ed ex compagni di squadra dal 1997 al 2001. 

Di bello ci sono i tre punti, tutto il resto ha un retrogusto amaro. Sul campo quella ottenuta non è certamente una vittoria da tramandare ai posteri: si, il Bari è stato bruttino, come in un altro paio di recenti circostanze. Ed è anche passato in svantaggio, cosa mai successa in questo campionato prima di ieri pomeriggio. Però si è rialzato, dettando la legge del più forte e portando a casa quei tre punti che, forse, avrebbe potuto non meritare. Il 'forse' è d'obbligo: in queste categorie a contare è in fondo la sostanza, più che l'apparenza. Un calcio con bollicine senza profitto è sempre fine a se stesso. Brutti, 'sporchi' e cinici, insomma. Ma vincenti. In fondo - e sempre a proposito dei tempi di Masinga - neppure il Bari di Fascetti ha mai entusiasmato sul piano dell'estetica. Eppure raccoglieva i frutti che doveva raccogliere. 

Verso il compleanno numero 111 del club - domani è il gran giorno - ci si avvia fregiandosi del tecnico più imbattuto della storia. Che piaccia o no a mister Cornacchini, proprio il tecnico di Fano ora vanta la più lunga striscia di imbattibilità nel corso di un campionato: 19 risultati utili consecutivi, superato anche Pirazzini. Ora si pensi pure a portare a termine l'obiettivo-promozione con più serenità, se possibile. Perchè non bastassero le attenzioni provenienti da Torre del Greco, ieri si è dovuto fare i conti anche con polemiche con la Sancataldese: duro lo j'accuse del club manager Scala, altrettanto dura la replica del club siciliano. Una cosa in tutto questo è certa: nessuno regalerà niente ai galletti, fino alla fine.