Ridare fiducia, dignità e prestigio ad un club di 111 anni di storia che, nel recente passato, è stato bistrattato all'inverosimile. Non è un compito facile quello che si è preso in carico Luigi De Laurentiis, giovane ma ambizioso presidente del Bari. Ma l'inizio è senza dubbio incoraggiante. Con lui al timone, i biancorossi guardano al futuro con solidità economica e sono pronti ad abbracciare una miriade di novità su più fronti: marketing, strutture societarie, comunicazione e fidelizzazione. E' la ricetta magica per far riesplodere l'entusiasmo dopo anni di illusioni, stagnazioni e scarso coinvolgimento della calorosa ed esigente piazza biancorossa.

Cambia il logo: un nuovo galletto, non stilizzato ma pieno di sé e sicuro delle proprie capacità. Cambiano anche le maglie: dallo sponsor tecnico (Kappa) allo stile, ora prossimo alla tradizione. Le ultime maglie richiamano gli anni '80 ed in particolar modo l'era Bolchi, periodo in cui il Bari effettuò una doppia cavalcata dalla C1 alla A, togliendosi anche la soddisfazione di disputare una semifinale di Coppa Italia contro il Verona poi futuro campione d'Italia. Occhio anche al piano della comunicazione: tante forme per consentire ai tifosi una maggiore interazione coi propri beniamini ed iniziative utili ad attrarre un maggior numero di sportivi ed appassionati allo stadio. Nessuno, insomma, deve rimaniere indietro: il Bari deve essere raggiungibile ed appetibile (perfino su Amazon, dice lui). Una società che parla al pubblico, in tempi moderni, è fondamentale per provare ad inaugurare un ciclo vincente e ricco di soddisfazioni. Bari non avrà gli stessi abitanti di Napoli, ma sa essere incandescente come poche altre piazze in Italia. 

Diverso e moderno anche il look rispetto ai suoi predecessori. Una rivoluzione gentile ed identitaria è in atto, ma siamo soltanto all'inizio. Respirare a pieno l'aria di Bari - come già sta facendo, vivendo nel capoluogo pugliese - lo aiuterà a capire meglio la voglia di riscatto del capoluogo pugliese. 

Sezione: Bari / Data: Sab 20 aprile 2019 alle 08:00
Autore: Domenico Brandonisio
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