Ultime ore concitate e di lavoro senza sosta ma che, purtroppo, non conoscono ancora una fine. Che sia positiva o che sia negativa. In casa Bari non si registra sicuramente ottimismo per la questione ricapitalizzazione, diventata ormai un rebus per stampa e tifosi. Il Consiglio di Amministazione dalla giornata di lunedì si è riunito a Roma per verificare le due operazioni di aumento di capitale sottoscritte da parte del socio di maggioranza, Cosmo Giancaspro, e del socio di minoranza, Gianluca Paparesta. L'ex arbitro internazionale ha versato circa 28.000 euro per il suo 0.63% mentre il numero uno biancorosso deve versare 2 milioni di euro.

LA MOSSA DI GIANCASPRO - Il presidente del Bari, che ad oggi non ha liquidità da investire, ha proposto al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale la cessione di un ramo di una sua azienda. Richiesta che, però, non sarebbe stata accolta. Infatti ci sono state delle frizioni tra Giancaspro e una parte del CdA, che sarebbe addirittura tornata nel capoluogo pugliese (tra questi il legale del Bari Francesco Biga). L'oggetto della contesa è la modalità proposta dal molfettese che pare non esser conforme per la ricapitalizzazione, ma non solo: anche il verbale ch dovrebbe redigere il CdA avrebbe rappresentato un problema nelle ultime ore. Si lavorerà quindi per una soluzione immediata.

LA PROPOSTA DEL CDA - Il Consiglio di Amministrazione avrebbe voluto immediatamente aprire a soggetti terzi la ricapitalizzazione. Questo è stato uno dei motivi di scontro tra le due parti: l'attuale patron del Bari vorrebbe rimanere ancora in sella e vorrebbe sino all'ultimo trovare una soluzione.

IL PROSSIMO FUTURO - Il 12 luglio verrà presentata dalla Lega di Serie B la lista delle squadre regolarmente iscritte al campionato di Serie B. Il Bari potrebbe non figurare tra queste, proprio per il capitale sociale sotto la soglia legale (uno dei parametri valutati dalla Covisoc) e per la fideiussione rilasciata da un ente non presente nella lista prevista dalla Federazione. La società biancorossa avrebbe tempo fino al 16 luglio, termine ultimo per risolvere i problemi e rientrare nelle 22 squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Serie B. In caso contrario, lo spettro dei dilettanti potrebbe diventare una drammatica realtà.

Sezione: Bari / Data: Mer 11 luglio 2018 alle 07:30
Autore: Davide Abrescia
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