Come se nulla fosse successo, una normalissima domenica di calcio alle 15 di pomeriggio. Forse cambia il giorno della settimana rispetto alle abitudini degli ultimi anni, ma quasi passa inosservato. Eppure sul groppone pesa quel macigno chiamato fallimento. Si volta pagina, si prova a farlo.

Il futuro è roseo, lo dimostra la squadra in campo e lo dimostra una società forte, che ha già posto l'obiettivo di tornare grande fin da subito. Ed il messaggio è stato lanciato già nella costruzione della rosa attuale: non si sono ancora visti in campo dal 1' Di Cesare e Brienza, ma già la squadra di Cornacchini sta facendo terra bruciata attorno. Figuriamoci con loro due. Chi fermerà questo Bari? Non è dato saperlo e ad oggi non sembrano esserci rivali per il primo posto. O meglio, una di queste era il Messina ed è stato travolto all'esordio.

La strapotenza fisica e atletica del tridente delle meraviglie Floriano-Simeri-Neglia fa la differenza, i tre si capiscono con uno sguardo. La FSN fa realmente paura in Serie D. Nessun punto di riferimento in avanti, gli esterni che stringono in mezzo al campo e spesso vicini, come nel caso del secondo gol di ieri. E se si pensa alla ricca panchina, da cui è partito in queste prime due uscite ad esempio Bollino, ecco che vien fuori come il Bari sia partito per fare un campionato a parte. Ed i risultati lo confermano.

Sezione: Bari / Data: Lun 24 settembre 2018 alle 10:40
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @MagriDennis
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