Era il 21 aprile del 2002. Al San Nicola andava in scena un Bari-Cittadella, passato alla storia per il record negativo dei paganti che presero posto nell'astronave (erano appena 51). Era l'alba dell'ultima fase di gestione Matarrese. Protagonista assoluto di quel match fu Gigi Analclerio, che, con una pregevole doppietta, risultò decisivo ai fini del 3-2 finale. 

A distanza di più di 15 anni, l'ex attaccante -ora vice allenatore di De Candia all'Omnia Bitonto- in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport al giornalista Massimiliano Ancona, ha ricordato le sensazioni relative a quella partita, senza rinunciare ad un'analisi sul presente dei biancorossi: "Io c'ero col Cittadella e mi sono divertito. Due gol con la squadra del cuore non si dimenticano. Dopo le 5 presenza in A, avevo già segnato al San Nicola sia al Vicenza che alla Pistoiese. Quella doppietta, dopo i fischi del primo tempo chiuso sotto 1-0, fu il top. In 3' segnai di testa e di sinistro in mischia su azioni d'angolo. Certo, fu deprimente esultare in uno stadio grande e vuoto. Non ho rimpianti sulla mia carriera da calciatore; se non ho fatto quello che mi avevano predetto, qualcosa è mancato. Anche per colpa mia. Il Bari di oggi? Si vede il lavoro di mister Grosso. I movimenti della squadra sono studiati e questo mancava dai tempi di Ventura. Forse in difesa manca qualcosa, ma sognare è lecito".

Sezione: Bari / Data: Ven 20 ottobre 2017 alle 09:20
Autore: Antonio Bellacicco
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