Medita in attesa di ripartire, Roberto Stellone. L'ex attaccante del Napoli ed attuale allenatore romano ha nel suo passato anche Bari e Reggina. I galletti sono stati allenati con poca fortuna nel 2016/17 (primo anno della presidenza Giancaspro, ndr), a Reggio Calabria ci sono invece ricordi di Serie A (stagione 2003/04 e seconda salvezza di fila, ndr). Intervistato dalla nostra redazione, ci ha offerto il suo punto di vista su pugliesi e calabresi, aggiungendo inoltre alcuni brevi aneddoti del suo passato. 

Mister, lunedì prossimo al 'San Nicola' c'è Bari-Reggina. Una gara di cartello per la Serie C. 

"Sono due squadre costruite per vincere il campionato. Vincere direttamente è possibile, le rose di un certo spessore. Il Bari ha un'ottima rosa, un'ottima società ed una validissima tifoseria, così come la Reggina. La partita è aperta a qualsiasi risultato, anche se a mio avviso i galletti partono leggermente favoriti per via del fattore campo". 

Eppure c'è chi non è contento del gioco espresso dalla squadra di Cornacchini. Ai suoi tempi, invece, cosa andò storto? 

"Non ho molta voglia di parlare della mia esperienza. Dico solo che mi ci ero approcciato con grandissimo entusiasmo, poi tutti avete visto cosa è successo. Non voglio fare polemica, ma dico solo che avrei voluto fare molto di più. Quanto a Cornacchini dico che ha una buona squadra, l'anno scorso ha già vinto un campionato e questo, a prescindere dalla categoria, non è mai facile e soprattutto scontato. Vince chi è più forte, organizzato, chi registra meno infortuni, chi è più solido. Tanti fattori devono incastrarsi tra di loro. Serve pazienza e la squadra deve immedesimarsi nella realtà della categoria". 

Sarà la sfida dei due bomber: Denis contro Antenucci. 

"Parliamo di due grandi colpi di mercato, sanno risolverti la partita in qualsiasi momento. Entrambi sono stati in A, lasciando segni importanti. Per la C sono tanta roba. Antenucci lo vedo leggermente più propositivo". 

Oltre Bari e Reggina, quali le altre favorite per la vittoria finale? 

"Direi Ternana e Catania, che dispongono di allenatore ed organici importanti". 

Sorpreso dal successivo fallimento del club biancorosso nel 2018? 

"Mi è dispiaciuto molto. Ero approdato in una società pensando di aver sposato un progetto serio, poi tutto è andato male. Credevo in un progetto. E ci sono rimasto male per come è andata a finire, prima e dopo. Con l'arrivo dei De Laurentiis Bari ha trovato un presidente serio, una buonas disponibilità economica e la voglia di fare molto bene. Si può tornare in Serie A". 

Quali, invece, i ricordi con la maglia della Reggina? Era Serie A, li. 

"Avevo 27 anni, era una buona squadra quella. Ci salvammo nelle ultime giornate e, nonostante qualche infortunio, conservo un bel ricordo. Anche del presidente Foti. Una persona competente, con lui avevo un ottimo rapporto". 

Cosa vuol fare Stellone da grande? 

"Riparto dalla Serie A sfiorata col Palermo, ma anche dall'ultimo esonero. Poi tutti, anche qui, abbiamo visto cosa è successo fuori dal campo. Aspetto la chiamata giusta, una società con intenzioni serie e che abbia voglia di vincere". 

Sezione: Bari / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 19:15
Autore: Domenico Brandonisio
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