Oggi presidente della Lega Pro, ieri competente dirigente del Bari. L’autorevolezza di Francesco Ghirelli nel mondo del calcio è nota a tutti. La redazione di tuttocalciopuglia.com ha avuto il piacere di intervistarlo affrontando tanti temi a cavallo tra il suo passato e l’attuale presente.

Il ricordo di Phil Masinga

“Che dire…era un ragazzo splendido. Dal punto di vista personale aveva grandi rapporti con gli altri, era sempre disponibile. Tatticamente era poi fondamentale per quella squadra, potendo contare su una difesa di ferro che giocava per lui. Fuori dal campo ha sempre brillato per bontà e generosità. Non voglio fare della retorica, ma in quegli anni era davvero un punto di riferimento. Quel sodalizio in tutta Italia sapeva come togliersi grandi soddisfazioni”.

L’esperienza barese tra traguardi e rimpianti

“Una delle esperienze migliori che conservo da dirigente. Parliamo di una piazza generosa, 4 anni cosi è impossibile dimenticarli. Rimpianti? Oggi si parla spesso della questione stadio. Uno dei motivi che mi portarono a Bari era legato al fatto che una grande piazza potesse dotarsi di strutture importanti per competere coi grandi club del nord. Una di queste ovviamente era lo stadio. Ne parlavo già nel 1997. Presentai un progetto, lo ritenevo un asset fondamentale per ridurre il divario. La Juve, oggi, dimostra che questa strategia è possibile per confrontarsi coi più grandi club europei.  Ma vent’anni fa tutto venne accolto con grande scetticismo…non era concepibile uno stadio capace di funzionare al di fuori della partita di calcio. Impensabile riproporre il modello inglese. Se questo progetto fosse andato in porto forse la storia del club avrebbe potuto prendere una piega diversa”.

Bari, il sogno UEFA ed il famoso ‘ingresso dalla porta principale’ poi sfumato.

“Arrivare in Europa doveva permettere l’incastrarsi di una serie di combinazioni. Al tempo ci confrontavamo con club abituati a lottare per certi traguardi, talvolta con grandi esperienze in tal senso. Quel Bari, nel suo dna, lottava per la salvezza. Andavano aggiunti altri ingranaggi per guardare oltre. Di certo l’entusiasmo della città era ed è importante, oggi come allora. A volte l’emotività fa consumare grandi energie e poi fa perdere di vista la possibilità reale di raggiungere certi traguardi. Guardate il Napoli lo scorso anno: dopo la vittoria contro la Juventus a Torino ci si aspettava una lotta emozionante fino all’ultimo respiro. Così invece non è stato”.

Il nuovo Bari dei De Laurentiis

“Intanto partiamo dal fallimento, qualcosa di veramente triste. E’ stato come aver portato via un pezzo di cuore a tutti noi. Impensabile. Ma nella vita bisogna prepararsi anche a questo. Ora i De Laurentiis sono sinonimo di garanzia, soprattutto considerando quanto fatto col Napoli. Speriamo che possano ripetersi anche col Bari, portandolo a livelli alti attraverso un progetto concreto”.

Bisceglie, Monopoli, Virtus Francavilla: la Puglia di Serie C

“La Puglia è una realtà variegata, sono squadre che portano dietro di loro una tradizione forte. Il Bisceglie dopo un inizio travagliato di stagione prova ad uscirne al meglio, il Monopoli noto abbia un progetto importante sul sociale e sul territorio. Fondamentale per costruire il futuro. La Virtus, con l’attuale presidenza, sta cercando di trovare una stabilità sempre più importante. Mi auguro possa tornare al più presto nel suo vero stadio. Brindisi è una bellissima città ed il ‘Fanuzzi’ funzionale, ma giocare nella propria città è sempre la cosa migliore”.

Stadi, anche in C da migliorare

“Nelle prossime settimane proporremo qualcosa di semplice. Gli stadi di questo paese vanno rifatti, soprattutto a partire dalla Serie C. Molti sono inospitali, freddi. Non si può andare avanti a lungo in questo modo. Va debellato anche il rischio della violenza. Prima dello strumento da utilizzare, dobbiamo porci il problema. Vorrei si aprisse finalmente un’era nuova da questo punto di vista. O meglio, porci un’emergenza. Nell’incontro con Salvini faremo una verifica per vedere qual è la compatibilità tra enunciazioni e fatti concreti”.

Futuro Serie C, playoff

“I playoff nell’ultimo periodo sono diventati un nuovo campionato. Nonostante il ritardo accumulato e le tante partite da recuperare, vogliamo dare un segnale centralizzante al movimento. Le partite si disputeranno tutte con confronti di andata e ritorno, anche in finale. Recuperare quanto accaduto l’ultima estate è fondamentale. Poi, dalla prossima stagione, c’è l’intenzione di ripristinare la finale unica. Adesso restituiamo alla gente il senso del calcio”.

Squadre B

“Abbiamo preso un impegno. A febbraio faremo un seminario di riflessione. Questa esperienza è da considerarsi errata per come è nata. Nonostante fossimo inizialmente d’accordo, riteniamo ora questo modello sbagliato. Se le seconde squadre hanno lo scopo di costituire un asset, riprendere il cammino della Nazionale Italiana e darle altri grandi successi come in passato, nessun problema. Ma bisogna cambiare le regole. Coi giovani fino a 21 anni, italiani o quantomeno utilizzabili dalle nazionali. Insieme alle massime istituzioni calcistiche tireremo le somme”.

SI RINGRAZIA L’UFFICIO STAMPA DELLA LEGA PRO PER LA DISPONIBILITA’

Sezione: Bari / Data: Lun 14 gennaio 2019 alle 09:15
Autore: Domenico Brandonisio
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