Questa volta sorridere riesce difficile. Il Bari di Fabio Grosso soccombe davanti al suo pubblico, crollando al cospetto di un Venezia cinico e difensivamente quasi insuperabile. Finisce 2-0 per i veneti, che si impongono grazie ai gol siglati dall'ex Bentivoglio su calcio di rigore nel primo tempo e dalla bestia nera Zigoni, a metà della seconda frazione. I ragazzi di Inzaghi mettono a segno le prime due reti in campionato, mantenendo la propria porta imbattuta. Per Basha e compagni è un tremendo passo indietro. Non tanto per l'atteggiamento o per l'idea di gioco, quanto per la mancanza di cattiveria e di alternative tattiche. Se ti trovi ad affrontare una squadra che si difende scorbuticamente in 11 uomini, non puoi sperare di trovare successo entrando in porta con la palla o privilegiando unicamente l'aspetto estetico. Se serve, bisogna essere capaci di diventare brutti, sporchi e cattivi. E, soprattutto, bisogna saper difendere in maniera adeguata. In particolar modo in una categoria come quella cadetta.

Torneremo a parlarne nel nostro consueto punto settimanale. Intanto, ecco le pagelle dei biancorossi.

MICAI 6- Sufficienza legata più ad un'inoperosità generale che a qualche merito particolare. Il portierone mantovano è incolpevole sui due gol dei lagunari, un po' come già accaduto sei giorni fa ad Empoli. Qualche buona uscita, alcuni rilanci sbagliati e nulla più. Certo, se riuscisse a compiere uno dei tanti miracoli che l'ha reso così amato da queste parti...

FIAMOZZI 5- Non spicca per scelte particolarmente brillanti in fase difensiva. Questa volta non riesce ad incidere neanche quando è chiamato a spingersi in avanti. Passo indietro rispetto alla già non eccelsa prova di Empoli.

CAPRADOSSI 5,5- Sicuramente meglio rispetto a sei giorni fa. Affiancarlo a Marrone si rivela una scelta intelligente; il difensore romano gioca buona parte del match con diligenza, senza mai entrare in sofferenza al cospetto di Zigoni e compagni. Un solo black-out, purtroppo decisivo, in occasione del secondo gol ospite. Tanto basta per compromettere quanto fatto di buono in precedenza.

MARRONE 5,5- Tale e quale al suo compagno di reparto. E' evidente che si trovi meglio in questa posizione, ma è altrettanto lampante che servirà del tempo per farlo adattare al meglio agli schemi difensivi di mister Grosso. Può e deve far valere maggiormente la sua esperienza.

D'ELIA 4,5- Si aggiudica la triste palma del peggiore in campo. Sbaglia tutto in occasione del primo gol, commettendo un fallo ingenuo e concedendo agli avversari un fatale calcio di rigore. Da lì in poi non si riprende più, lasciando spesso sguarnita la sua zona di competenza.

TELLO 5,5- Parte con il piglio giusto, quello delle occasioni migliori. Corre, pressa, ci mette il consueto ed encomiabile impegno. Via via però si smarrisce, finendo ingabbiato, come i suoi compagni di squadra, nella trappola messa su da Inzaghi. Senza spazi a disposizione, inevitabilmente il suo contributo si affievolisce. 

BASHA 5- La sua partita inizia male e finisce peggio. Nel primo tempo perde due brutti palloni, che, per poco, non risultano fatali. Si limita a compiti elementari, senza riuscire ad aprire varchi nella chiusissima difesa veneta. Con il passare del tempo poi si spegne definitivamente

SALZANO 5- Soffre, e tanto, quando è chiamato ad impostare. Un limite troppo vistoso per le ambizioni del centrocampo barese. Nella ripresa cala anche fisicamente e viene sostituito per lasciare spazio a Brienza. 

IOCOLANO 6- Ci prova con vivacità e tenacia, sebbene in una posizione che probabilmente non è la più congeniale alle sue caratteristiche. Si rende pericoloso ad inizio secondo tempo con un tiro a giro sul quale Audero si supera. Con un po' di concretezza in più, può diventare una pedina fondamentale per lo scacchiere biancorosso.

NENE' 5,5- Nessuno si aspetta gol a quantità da uno come lui. Generosità e capacità di far girare bene l'intero reparto non sono in discussione. L'impressione è che, però, soprattutto in partite spigolose come questa, il Bari non possa fare a meno di un bomber d'area rigore, in grado di sbloccare anche le situazioni più complicate.

IMPROTA 5- Ancora troppo poco. La mancanza di spazi liberi condiziona la sua prestazione, ma questa non può essere una giustificazione adatta. Punta l'uomo senza costanza, ma, quando lo fa, si dimostra pericoloso. La sensazione è che fino ad ora abbia mostrato solo una piccola parte delle sue potenzialità.

GROSSO 5,5- La sua mano si vede anche oggi, nonostante il risultato. La squadra segue i suoi principi di gioco, ma, come ad Empoli, questo non basta per portare a casa punti. Limitare l'estetica e badare maggiormente alla sostanza, cercando di oleare al meglio quei meccanismi difensivi attualmente ancora troppo fragili. I passi successivi per il tecnico romano devono essere necessariamente questi.   

 

 

 

Sezione: Bari / Data: Sab 09 settembre 2017 alle 20:00
Autore: Antonio Bellacicco
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