Una ventata d'ossigeno, ma non solo. E' anche un'occasione irripetibile: per Bisceglie, per il Bisceglie, per la società. La Serie C nella città dei dolmen vorrebbe dire tutto questo, dopo un'annata tribolata e dove si stava rischiando davvero grosso. Tutto è bene quel che finisce bene? Ora l'iscrizione - una volta dichiarato a norma il Ventura, servirà massima celerità - sarà una formalità, dopodiché si procederà alla campagna acquisti. Al momento nessuna ufficialità, tranne quella legata a Vanoli, ma l'intenzione è quella di voler fare le cose in grande. 

E' determinato, Nicola Canonico. Dopo i fatti di un anno fa - con relative contestazioni - ha ripreso per mano i nerazzurrostellati. Con autorità. L'unico modo per convincere ancora i più scettici è ben figurare nel prossimo campionato. Un torneo che, qualora dovesse essere confermato il girone meridionale, sarà uno dei più tosti e competitivi degli ultimi 10 anni. L'imprenditore di Palo del Colle può riprendersi una grande rivincita e con lui anche i tifosi. Capaci, davvero, di poter esprimere numeri importanti sugli spalti: così è stato nelle partite di cartello dell'ultima Serie D vinta, ma anche nelle ultime due gare interne dell'ultima stagione contro Paganese e Lucchese. L'importanza di respirare il professionismo deve essere chiara a tutti. I recenti fallimenti di Palermo e Foggia lo stanno a dimostrare. Nel calcio il cosiddetto 'too big to fail' non esiste. Figuriamoci per la provincia, anche quella nobile...

Che piaccia o no, stiamo parlando del presidente più vincente della storia del club. L'unico che ci ha sempre messo la faccia. Quando è venuto meno, il Bisceglie non è mai stato più lo stesso di prima. Avvertiva smarrimento, aveva perso una sua identità. Ora, una volta per tutte, si marci verso una sola direzione. Le premesse (e gli entusiasmi) degli ultimi tempi sono in tal senso incoraggianti. 

Sezione: BISCEGLIE / Data: Sab 29 giugno 2019 alle 18:00
Autore: Domenico Brandonisio
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