Compiere un’analisi sul momento del Bisceglie per comprendere al meglio le cose che girano bene e quelle che ancora non funzionano perfettamente non è un’impresa particolarmente complicata. Basta dare un’occhiata ai risultati ottenuti di recente, d’altra parte, per riuscirci. L’ennesimo 0-0 di questa prima parte di 2019, questa volta arrivato tra le mura amiche del “Gustavo Ventura” contro un avversario diretto per la salvezza come il Siracusa, consegna a Vanoli un numero importante sul quale fare affidamento in vista del decisivo rush finale: i 401 minuti trascorsi dall’ultima rete subita dall’estremo difensore Cerofolini rendono, meglio di qualunque altro dato, l’idea di quanto sia migliorata la fase difensiva nell’ultimo spezzone di stagione.

Dal trio composto da Markic, Maccarrone e Maestrelli a quello inedito proposto nelle ultime settimane con Markic, pedina inamovibile, affiancato da Mastrilli e da uno tra Calandra e Longo. Cambiano gli interpreti, ma la sostanza resta la stessa: la squadra nerazzurra, tanto in casa quanto in trasferta, concede pochissimo all’avversario e continua a scalare posizioni nella classifica delle difese meno battute del raggruppamento. Un dato, questo, che va, però, in netta controtendenza con quello relativo alla fase offensiva che continua a latitare. Appena una rete nelle ultime quattro uscite, solo quattro dall’inizio del nuovo anno ad oggi. Migliorare si deve e si può. A partite dalla prossima trasferta in terra lucana sul campo del Potenza.  

Sezione: BISCEGLIE / Data: Gio 21 marzo 2019 alle 08:30
Autore: Antonio Bellacicco
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