Ogni anno la stessa storia: club a rischio di iscrizione in Serie C. Ormai non è più una novità e i motivi sono tra i più variegati: colpisce come nel girone meridionale rischino di scomparire due squadre che nell'ultima stagione hanno recitato un ruolo da protagonista, come Trapani e Juve Stabia. Sembra solo una minaccia, attualmente, ma entrambi i patron hanno già espresso la voglia di disimpegnarsi: troppi costi, pochi ricavi. Entrambe le dichiarazioni sono arrivate in seguito a un percorso che ha visto Trapani e  Juve Stabia mancare l'approdo in B, che con i diritti tv permette alle società di crescere o quantomeno di avere una diversa stabilità economica. Eppure non sono le uniche società: la Reggiana di Mike Piazza, eliminata ai playoff con un macroscopico errore arbitrale, è in vendita, così come la Pro Piacenza. Una situazione diversa, invece, per il Bassano Virtus, su cui il presidente Rosso sta pensando a una fusione col Vicenza, sempre più vicina. 

Intanto la Lega ha diramato i criteri di iscrizione per la prossima stagione: servirà una fideiussione da 350.000 euro, e una quota di iscrizione di 60.000 euro per le società già associate alla Serie C nella scorsa stagione, di 105.000 euro per chi invece si associa in questa stagione, con possibilità di recuperare il 50 % del contributo straordinario in caso di retrocessione. Il termine ultimo è quello del 30 giugno; entro il 15 giugno, invece, dovranno essere allegati i primi documenti sull'impiantistica sportiva, per cui il termine di consegna in lega è il 20 dello stesso mese. Ma questo, Francavilla a parte, non sembra essere un problema delle società del girone C (mentre ci lavorano Gozzano e Albissola). Almeno questo.

Sezione: Focus / Data: Mer 13 giugno 2018 alle 15:47
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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