La promozione diretta al Pino Zaccheria è mancata per un pelo la scorsa domenica, a causa del contemporaneo pareggio del Lecce. Ma il Foggia ha aspettato diciannove anni e può permettersi di attendere ancora qualche altro giorno per festeggiare ufficialmente la promozione in Serie B

Quel tristissimo pomeriggio del 7 giugno 1998, quando i rossoneri finirono in Serie C1​ dopo aver perso 3-2 contro la Salernitana, resta ormai un lontanissimo ricordo. Durante questo inferno, lungo quasi due decadi, i rossoneri ne hanno passate veramente tante: dalla doppia retrocessione in Serie C2​ fino al fallimento societario, senza dimenticare le due vittorie in Coppe Italia di terza serie. Tante, forse troppe le delusioni arrivate in questi anni: una su tutte la doccia gelata arrivata dopo il gol di Rivaldo Gonzalez, che nel 2007 ad Avellino rispedì all'inferno i satanelli, ad un minuto e mezzo dalla cadetteria. Ma i veri protagonisti di questa squadra, nel bene e nel male, sono stati i tifosi. I supporter rossoneri hanno sempre seguito la squadra: dal profondo nord di Como all'infinito sud di Ragusa, cantando la propria fede in stadi famosi come il San Paolo di Napoli per poi passare a campi sperduti come il San Bartolomeo di Passignano sul Trasimeno.

I dauni arrivano a Fondi con la consapevolezza che un ultimo piccolissimo sforzo potrà spingere, finalmente, il Foggia in paradiso. Insomma i rossoneri usciranno dall'inferno della Serie C (o Lega Pro, per i meno nostalgici), iniziato al Municipale di Marsala il 6 settembre 1998, e dal quale non sono mai riusciti ad uscire, se non per l'ancor più triste e breve parentesi in Serie D, nella stagione 2012-2013. Un inferno composto da 144 avversari diversi, iniziando appunto dal Marsala e finendo (guarda caso) con il Fondi, che proprio quest'anno è arrivato per la prima volta in terza serie.

Ora più che mai, Foggia, guarda in avanti. L'inferno è alle spalle, il paradiso è a un soffio.

Sezione: Focus / Data: Lun 17 aprile 2017 alle 13:07
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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