Va bene il pareggio, anche se molti tifosi potrebbero non essere d'accordo col pensiero emerso nell'omonimo articolo. Va bene così perchè giocare gli ultimi dieci minuti in inferiorità numerica poteva risultar fatale per le sorti dell'intera stagione calcistica, senza considerare la rete del vantaggio annullata per fuorigioco agli uomini di Diana ad un secondo dal triplice fischio finale. Non fare di tutta l'erba un fascio, le considerazioni del presidente onorario Laricchia nel corso della conferenza stampa post-match riassumono ottimamente il periodo attraversato dall'organico in riva all'Adriatico. Da sottolineare a più riprese è una parziale rivitalizzazione del morale collettivo dell'undici presente in campo, il tutto coadiuvato ottimamente da una più che sufficiente organizzazione di gioco sviluppatasi nel corso della seconda frazione. Innumerevoli, tuttavia, sono le occasioni non capitalizzate a rete dal parco attaccanti a disposizione del rientrante Zanin, chances atte a chiudere definitivamente una contesa imprevedibile e a tratti ingannevole. Con quel pizzico di cattiveria agonistica in più alternato da freddezza sottoporta avrebbe regalato, ai circa 2437 presenti sugli spali del "Vito Simone Veneziani", una vittoria assente da quattro mesi. Testa ora al Taranto, in un ennesimo derby di Puglia dai retrogusti storici importanti ma attualmente determinante per il destino di entrambe le società interessate, chiamate a riscattare un periodo tutt'altro che positivo.

Sezione: Focus / Data: Lun 10 aprile 2017 alle 16:38
Autore: Alessandro Chimenti
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