Probabilmente qualcuno stenterà ancora a crederci, a volte il destino è beffardo quanto imprevedibile, specie nel contesto sportivo. Quando tutto sembra per andare nel verso storto, un fulmine a ciel sereno scuote il solito e nauseabondo ambiente giornaliero con cui siamo obbligati a confrontarci. Un paragone perfettamente associabile al recente periodo attraversato dal Monopoli, organico rivitalizzatosi nel momento cruciale della stagione calcistica tutt'ora in corso. Performance diametralmente differenti se confrontate con quelle passate, il tutto coadiuvato da un binomio di vittorie inaspettate nonchè vitali per il futuro dell'omonima società in riva all'Adriatico, ultimamente 'aggredita' complice gli innumerevoli tumulti messi al mondo da una tifoseria in preda al panico considerato il posizionamento riscosso in classifica tutt'altro che felice. La riscossa biancoverde - seppure in cospicuo ritardo - è arrivata, mediante il determinante tentennamento nel non porre fiducia nei confronti della mentalità di Diego Zanin, tecnico esemplare e principale artefice del miracolo sportivo registratosi nelle tre settimante intercorse. Senza nulla togliere al suo 'momentaneo' successore Giovanni Bucaro, profilo non all'altezza del contesto professionale trattato, spesso contornato da quel clima di tensione premeditata respirato dai principali addetti ai lavori del club pugliese. Errore notato e prontamente risolto in tempi adeguati, prima che la barchetta navigante nell'oceano in tempesta non fosse definitivamente naufragata negli abissi delle incertezze, chiavi di lettura interpretate perfettamente da protagonisti poco esperti ma fedeli ai colori sociali indossati ogni maledetta domenica pomeriggio. A Cesare quel che è di Cesare, a scanso di eventuali e spiacevoli equivoci difficilmente digeribili da stampa e piazza annessa, anche se nella maggior parte delle casistiche le critiche sono utili ad unire dei pezzi mancanti o non perfettamente combaciabili con la struttura ideata. Chi vuol capire capisca, a buon intenditore poche parole.

Sezione: Focus / Data: Mar 25 aprile 2017 alle 10:02
Autore: Alessandro Chimenti
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