Il sunto dell’editoriale di una settimana fa (otto giorni fa, pardon!) era stato, più o meno il seguente: le sfide contro Unicusano Fondi e Taranto rappresentavano degli snodi fondamentali per il cammino di Fidelis Andria e Monopoli. E tali sono state. In che modo? Procediamo con ordine.

Dopo i quattro punti conquistati nelle non facili trasferte di Matera e Francavilla Fontana, la Fidelis Andria era chiamata a confermarsi nello scontro diretto casalingo contro l’Unicusano Fondi. Una vittoria non avrebbe archiviato la pratica play-off, ma quantomeno avrebbe reso meno insidiose le trasferte di Castellammare di Stabia e Lecce e, nel mezzo, l’impegno casalingo contro la Reggina. E invece è arrivata la terza sconfitta casalinga di misura, dettata ancora una volta da una sbavatura difensiva che ha consentito a Giannone e Calderini di confezionare il gol-partita. Eppure l’approccio alla partita degli uomini di Favarin era parso quello giusto, nonostante le assenze di Aya, Mancino, Piccinni e Cianci per infortunio e di Croce per squalifica. Peccato per i tifosi federiciani che le buone intenzioni della prima mezz’ora si siano tradotte in tre nitide occasioni non capitalizzate per la solita mancanza di precisione davanti al portiere avversario. Il cambio con cui Pochesci ha ridisegnato la formazione laziale, con l’inserimento di Pompei al posto di un evanescente Gambino e il conseguente passaggio al 3-5-2, ha mutato gli equilibri e pochi minuti più tardi si è tradotto nell’azione con cui Giannone e Calderini hanno mandato in tilt Rada e compagni. Nella ripresa Favarin ha provato a rinforzare l’attacco con l’innesto di Fall, ma Russo è rimasto inoperoso, eccezion fatta per la solita punizione insidiosa di Rada. Paradossalmente, l’unico a salvarsi dall’insufficienza collettiva del secondo tempo è stato il giovane Bottalico, alla seconda presenza stagionale. L’aggancio subìto da parte dell’Unicusano Fondi lascia margini per continuare a cullare il sogno play-off, ma all’orizzonte ci sono due trasferte tutt’altro che semplici con due formazioni di alto rango come Juve Stabia e Lecce più la sfida casalinga contro una Reggina che sogna la salvezza diretta. Un calendario non semplicissimo e che andrà affrontata con la necessaria concentrazione e, possibilmente, con quell’attenzione e quella precisione mancate nel sabato pre-pasquale.

Negli stessi minuti il Monopoli coglieva a Taranto un successo dall’importanza capitale. Gli uomini di Zanin, a secco di vittorie dal 29 dicembre, hanno colto tre punti pesantissimi allo “Iacovone” inguaiando gli ionici, ora ultimi a -1 dal Melfi. Un successo firmato dal grande ex Genchi, al secondo centro consecutivo e capace di dare una delusione ai suoi ex tifosi. L’impresa di sabato rischia però di non bastare se i biancoverdi non si confermeranno nelle sfide casalinghe contro Catania e Akragas e nella difficile trasferta di Matera. L’ultima partita, in programma al “Veneziani” contro gli akragantini il 7 maggio, potrebbe essere una vera e propria finale con in palio la salvezza diretta. L’atteggiamento mostrato dal Monopoli contro Melfi e Taranto è parso quello giusto, ma Zanin dovrà fare in modo che i suoi uomini evitino alcune disattenzioni difensive come quelle viste nel finale di gara contro i lucani. I punti pesano come macigni e gli errori vanno ridotti al minimo. 

Sezione: Focus / Data: Mar 18 aprile 2017 alle 18:22
Autore: Vincenzo Murgolo / Twitter: @@VincenzoMurgolo
vedi letture
Print