Luca Nember, direttore sportivo del Foggia, rompe il silenzio. E lo fa commentando così la situazione in casa rossonera: “Quando i Sannella hanno comunicato di voler lasciare, per tante vicissitudini che hanno passato, poi il sindaco ha dato una mano subito per cercare di iscrivere la squadra e poter poi successivamente cambiare società. Al di là delle chiacchiere che si dicono in giro sul campo abbiamo pagato un anno brutto e non siamo riusciti a risollevarci. Ho contribuito con delle somme di denaro per aiutare i Sannella ma non pensavo che sarebbe finita così. Le vicende di ieri potevano pesare ad una società io mi auguro che loro siano estranei a questa vicenda come è accaduto l’altra volta. Più di un anno fa venni perquisito anche io e queste cose non fanno lavorare bene. Dispiace perché non doveva finire così soprattutto per i tifosi che hanno sempre seguito la squadra sono molto rammaricato per questa situazione. I contratti ai giocatori sono stati fatti ad agosto e non oggi quindi i giocatori che sono in rosa sono presenti da tanti anni. C’è un presidente che firma ed una commissione che accetta. C’era l’intenzione da parte dei Sannella di continuare poi non so cosa sia successo ma hanno mollato perché si sono stancati di problemi su problemi. C’era positività giovedì scorso nella riunione con gli imprenditori ma tra sabato e domenica il sindaco mi ha detto che qualcuno è venuto meno e mancavano i soldi per provvedere a pagare tutto", le parole riprese da ilfoggia.com.

"La penalizzazione - prosegue - ha influito sulla classifica perché sul campo ci eravamo salvati ma siamo tutti venuti meno perché potevamo azzerare la penalizzazione meglio. La sensazione del voler lasciare il Foggia non l’ho mai avuta da parte dei Sannella ma se l’avessero detto prima qualcosa si poteva fare. Ne sento di cotte e di crude, ho dato disponibilità a rimanere anche se si parte dal basso ma ad oggi siamo tutti etichettati in maniera pesante a livello personale questa è stata l’unica delusione devastante per come è finita. Non ho mai parlato fino adesso per rispetto della società ma la loro scelta non ha portato nessuna situazione positiva. Per iscriversi al campionato non si può attingere dal paracadute. A gennaio avevamo cercato di vendere Kragl ma non abbiamo avuto occasioni buone perché si parlava di pochi soldi. Sapevamo che Trapani e Chievo erano a forte rischio per iscriversi al campionato anche se non c’era la certezza. La mancata iscrizione del Foggia è dovuta ad un problema di liquidità con un compenso che è venuto meno all’ultimo momento. È un peccato aver depositato la fideiussione a Firenze nella giornata di lunedì in maniera completa”.

Sezione: Foggia / Data: Ven 28 giugno 2019 alle 22:07
Autore: Dennis Magrì
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