Piero Doronzo non è più il direttore sportivo della Fidelis Andria: da oggi, infatti, per il dirigente pugliese parte una nuova esperienza, che lo vedrà impegnato a Catanzaro. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com, il ds ha rivelato: “Sono felice perché arrivo in una grande piazza, che ha storia. Mi aspetto di fare un buon lavoro, così come di riuscire a dare una buona immagine e di fare una squadra in grado di far dimenticare le delusioni degli ultimi anni. Questo credo sia lo step iniziale. Catanzaro viene da annate un po' tribolate e già fare un campionato tranquillo sarebbe un'ottima base di partenza per programmare in futuro qualcosa di più serio”.

Aveva diverse offerte: cosa l'ha convinta a scegliere il Catanzaro?
“Mi ha convinto il blasone della piazza ed i colloqui con la società. Mi sono reso conto di far parte di una famiglia che ci tiene alle sorti di questa squadra e che fa le cose con raziocinio. Ho visto un vero interesse e questo mi ha reso orgoglioso e gratificato”.

Cosa ci dice sulla Fidelis?
“Ho ringraziato il presidente durante la presentazione: abbiamo condiviso due anni importanti e meravigliosi e l'ho ringraziato perché quando ho espresso la volontà di interrompere il rapporto ci siamo anche un po' emozionati a vicenda perché noi sappiamo il percorso che è stato fatto. Ci resta solo il rammarico di non aver centrato i play-off lo scorso anno, che avremmo meritato. Non sempre, però, le ciambelle escono col buco”.

C'è qualche calciatore che porterebbe da Andria a Catanzaro?
“All'Andria porto rispetto, così come alla città. Non mi permetterò mai di andare a cercare calciatori che porto nel cuore e non ho voglia di creare problemi alla Fidelis, alla quale auguro le migliori fortune. Inoltre auguro alla piazza le soddisfazioni che merita. Fino a qualche giorno fa ho lavorato con il presidente Montemurro e so quali sono i suoi intendimenti: non posso assolutamente a rompere le uova nel paniere”.

Sezione: L'INTERVISTA / Data: Lun 17 luglio 2017 alle 20:22
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @MagriDen
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