Chissà come sarebbe oggi la classifica del girone C di Serie C se il Lecce avesse osato di più contro la Sicula Leonzio. Oppure portato a casa almeno un punto contro la Juve Stabia. O ancora se quel tiro di Di Piazza, ieri contro il Matera, fosse entrato. Ma con i "se" non si vincono i campionati. E non si vincono i campionati se si tirano i remi in barca ad otto gare dalla fine. 

Un calo del genere, dopo cinque mesi pazzeschi, era preventivabile: non puoi pensare di vincerle tutte. I punti persi per strada dalla squadra allenata da Fabio Liverani, però, ora iniziano a pesare: una sola vittoria nelle ultime quattro e comunque ancora sette punti di vantaggio sulle inseguitrici.

Sì, inseguitrici. Perché oltre al Catania adesso c'è da considerare anche il Trapani. E non aveva tutti i torti il ds Meluso quando indicava nei granata i rivali principali per il primo posto. Virtualmente il Lecce è a soli quattro punti da una delle due (oppure a più sei da entrambe) ed è d'obbligo mettere da parte la frenesia: inizia un tour de force di quelli micidiali e non sono ammessi ulteriori passi falsi.

A.A.A. gol cercasi. In una sola delle ultime cinque partite i salentini sono riusciti a battere il portiere avversario: segno che qualcosa, lì in avanti, va migliorato.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 09:00
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @MagriDen
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