Intervenuta ai microfoni di Canale 85 durante la trasmissione "Rossoblù 85 Estate", il presidente del Taranto FC 1927 Elisabetta Zelatore ha commentato così la nota stampa diffusa dalla presidenza, nella tarda mattinata, circa la cessione del 90% del quote della società alla somma simbolica di 1€ (leggi QUI il comunicato): "L’attività di programmazione del Taranto, creata dal nostro direttore sportivo e condivisa dal tecnico Cozza, in direzione di quello che dovrebbe essere la partecipazione in un campionato di Serie D da protagonisti è andata poi ad inserirsi in un binario parallelo con quella che è stata la risposta della tifoseria e di una rappresentanza della Curva Nord di voler disertare lo Iacovone nella prossima stagione. Nella vita bisogna sempre essere pazienti ma abbiamo raggiunto il limite: siamo stati ridicolizzati, minacciati e omaggiati di tante negatività. Ci tengo comunque a ribadire che, a differenza di alcune società rimaste in Lega Pro, siamo stati gli unici a pagare regolarmente tutti gli stipendi. Voglio precisare che, lo scorso anno, probabilmente abbiamo speso anche molto di più di alcuni club che hanno disputato i playoff. La pazienza ha un limite: avendo riscontrato che la mancanza di fiducia da parte di una tifoseria è ancora presente, abbiamo deciso di mettere in vendita la società.  Se il problema siamo io e Tonio Bongiovanni, siamo pronti a cedere il 90% delle quote ad un prezzo simbolico di 1€: chi ha interesse nel presentare un’offerta economica potrà presentarsi entro le ore 13 del 6 agosto. Chiunque si proporrà, però, dovrà avere due requisiti: il primo riguarda la moralità e l’affidabilità, dimostrando tramite fideiussione bancaria una garanzia economica per proseguire in questo progetto; inoltre, tutto ciò che abbiamo realizzato fino a quest’oggi, come i contratti e gli impegni economici presi dalla società, devono essere interamente rispettati. La data del 6 agosto, termine ultimo per acquisire le quote del Taranto FC 1927, rappresenta il rientro della squadra dal ritiro di Assisi: vogliamo tener fuori la squadra e lo staff tecnico e queste voci non devono intaccare il lavoro del direttore sportivo Luigi Volume. Retrocessione motivo di frattura con la Curva Nord? Francamente non lo so: ricordo la vittoria con il Foggia nella gestione Ciullo e dei pareggi importanti ottenuti negli scontri salvezza e, comunque, piovevano oggetti in campo facendoci pagare, poi, 40.000€ di multa. Con il comunicato odierno, abbiamo solo voluto creare una condizione per fare chiarezza: se c’è qualcuno pronto a subentrare, con le condizioni previste dai criteri da noi indicati, per il bene del calcio a Taranto saremmo pronti a farci da parte".

Interrogata su una possibile riappacificazione con i gruppi organizzati, Elisabetta Zelatore risponde così: "Vorrei che qualcuno si mettesse nei nostri panni e comprendesse che, i primi ad essere stati colpiti da ciò che è successo, siamo stati noi: ci abbiamo rimesso soldi, faccia, lavoro ed impegno e siamo, inoltre, i primi tifosi del Taranto. Sicuramente non c'è stata la conferenza stampa di cui aveva accennato Aldo Roselli ma, con molta trasparenza, vi dico che tutto ciò che è successo dall'8 maggio in poi e che ci ha colpito sul piano personale in maniera molto profonda, vi prego di cercare di comprendere qual è stato il nostro stato d'animo per più di un mese. Non abbiamo smesso, nemmeno per un minuto, di lavorare, portando avanti in maniera pulita e trasparente la gestione della società: abbiamo cominciato a programmare prima di altre squadre, contrattualizzando giocatori che sul mercato, molto probabilmente, erano le migliori scelte disponibili".

Sezione: In primo piano / Data: Mer 26 luglio 2017 alle 21:30
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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