Il buona la prima resta sospeso. Il primo Bari di Vivarini è per forza di cose un Bari di nessuno, non più di Cornacchini e non ancora del nuovo tecnico, sospeso tra quel che è stato e quel che sarà. Sarebbe ingiusto e ingeneroso valutare la prima uscita dell’allenatore abruzzese, un pareggio interno col Monopoli che alla fine dei conti fa anche tirare un sospiro di sollievo per il finale, e sarà altrettanto per la prossima gara contro il Picerno: è il rischio che si accetta cambiando allenatore quando si gioca ogni tre giorni. Un rischio che la società ha accettato di correre e per certi versi non poteva fare altrimenti.

Aspettiamo, nel giudicare Vivarini. La tifoseria non sarà entusiasta perché l’ex Teramo non è un nome di grido: Baroni o Cosmi, per fare due nomi, avrebbero riscaldato di più l’umore dalla piazza. Però i risultati nel complesso sono dalla sua, e anche la conoscenza della categoria: è un dettaglio da non sottovalutare, la Serie C non è una sfida semplice per chi non vi è abituato. Per questo, per ora, l’unica possibilità è quella di dare il tempo di lavorare e poi tirare le somme di un progetto ambizioso ma a questo punto anche nuovo. 

L’errore, in fin dei conti, è stato commesso in estate. Dopo una stagione di alti (i risultati) e bassi (il gioco), Cornacchini era già stato ampiamente messo in discussione: la conferma è arrivata nello scetticismo generale, con un paio di casi risolti in modo salomonico dalla dirigenza (Brienza su tutti), un esonero che sarebbe diventato inevitabile alle prime difficoltà. E infatti così è stato: forse un arrivederci e grazie dopo la promozione dalla Serie D sarebbe stato la cosa migliore, a volte semplicemente non funziona e non vuol dire che ci sia qualcosa di sbagliato. Così la nuova vita del Bari tra i professionisti inizia, di fatto, con un piccolo passo indietro: quello compiuto sulle scelte dell’estate. Ora s’apre un nuovo percorso, e i rapporti di forza non possono essere mutati soltanto per la falsa partenza. Il manico forse era sbagliato, ma la fuoriserie (almeno potenziale) resta: ha soltanto cambiato il possessore delle chiavi. 

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 26 settembre 2019 alle 00:00
Autore: Ivan Cardia
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