Ricordate la famosa storia del bicchiere che, a seconda del punto di vista, si può vedere come mezzo pieno o mezzo vuoto? Beh, è una storia piuttosto calzante nel caso del Bisceglie reduce dal pareggio casalingo per 1-1 contro l’Avellino.

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, la formazione di Mancini va elogiata sul piano della tenuta difensiva. Con Diallo squalificato, Turi in panchina e Joao Silva alla prima in assoluto da titolare, la retroguardia nerazzurra ha saputo contenere i tentativi di assalto da parte degli irpini, soprattutto nel secondo tempo, quando Padovano e Capuano hanno inserito i vari Ferretti, Pozzebon, Sandomenico e Alfageme. Anche a livello psicologico il pareggio di domenica ha una sua importanza non indifferente, visto che è arrivato un pareggio contro una squadra che nel mercato di gennaio ha rinforzato il suo roster con elementi di valore come quelli precedentemente citati e non solo.

La nota dolente, è invece rappresentata dalla classifica. Fermo restando che il vantaggio nei confronti di Rieti e Sicula Leonzio è rimasto invariato, che quello sul Rende è aumentato di un punto, mentre le lunghezze di ritardo rispetto al Picerno quart’ultimo restano sette, è pur vero che la zona salvezza è distante dieci punti. E anche se siamo appena a inizio febbraio, in questo momento la zona salvezza appare più lontana che vicina. Un elemento in più che fa sembrare distanti certi obiettivi sbandierati a inizio stagione. Poi naturalmente da qui a maggio gli scenari potranno cambiare, ma ad oggi la realtà è questa.

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Sezione: L'editoriale / Data: Mar 04 febbraio 2020 alle 00:00
Autore: Vincenzo Murgolo / Twitter: @@VincenzoMurgolo
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