Secondo un vecchio detto, sempre attuale, la storia non si fa con i ‘se’ o con i ‘ma’. Ecco perché non è dato sapere quale sarebbe stata la situazione del Bisceglie se la partita di mercoledì al “Massimino” di Catania fosse finita una decina di secondi prima del gol di Ebagua. Dato però che i numeri sono lì da leggere, possiamo provare a ipotizzare lo scenario basandoci unicamente su quelli. I nerazzurri, fosse finita 1-0 per gli etnei, sarebbero andati incontro alla terza sconfitta consecutiva (con il medesimo risultato, tra l’altro) dopo quelle contro Viterbese e Ternana e alla terza partita di seguito senza gol segnati.

La prima marcatura dell’esperto ex attaccante del Bari ha dunque fermato una china pericolosa e consentito alla formazione di Pochesci di restare agganciata alla quart’ultima posizione, in coabitazione con il Picerno. Ma soprattutto la squadra avrebbe preparato il derby di domenica contro la Virtus Francavilla del grande ex Fabio Delvino in maniera decisamente meno serena rispetto a quanto sta facendo in questi giorni. È vero che di fronte c’era una squadra reduce da un periodo turbolento (eufemismo, pallidissimo!), ma la sfida del “Massimino” ha dimostrato che la voglia di fare e di non mollare fino alla fine c’è.

Questa voglia, però, rischia di servire a poco se non andrà di pari passo con un’inversione di rotta anche sul piano dei risultati. Certamente i tre derby contro Virtus Francavilla, Bari e Monopoli (con la trasferta di Teramo a cavallo tra i primi due) sono impegni tutt’altro che agevoli, ma soprattutto negli impegni di inizio dicembre contro Cavese e Rieti le buone intenzioni serviranno a poco o nulla se non accompagnate da risultati all’altezza.

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Sezione: L'editoriale / Data: Ven 25 ottobre 2019 alle 00:00
Autore: Vincenzo Murgolo / Twitter: @@VincenzoMurgolo
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