Due settimane fa ci eravamo lasciati elogiando il pareggio casalingo del Bisceglie contro il Catanzaro. Un buon risultato, si era detto, giunto dopo la vittoria al debutto in campionato contro il Rende e quella in Coppa Italia contro il Picerno. Quell’editoriale, a dirla tutta, si chiudeva con un avviso ai naviganti (nerazzurri) circa le facili euforie da evitare dopo un avvio di stagione sicuramente positivo a fronte di un organico allestito in tempi rapidi a causa delle vicende legate alla riammissione. Un avviso decisamente azzeccato, viste le vicissitudini vissute dal roster nerazzurro nell’ultima settimana.

Parafrasando infatti un celebre romanzo di Oscar Wilde, se il Bisceglie visto nelle prime tre uscite stagionali è stato un più che discreto dottor Jekyll, quello visto in seguito assomiglia a un tutt’altro che affascinante mister Hyde. Per carità, qualche attenuante ci sarebbe anche. Sicuramente Reggina e Potenza possono vantare una cifra tecnica superiore rispetto alla squadra guidata da Vanoli, mentre la partita con il Picerno era pressoché una formalità dopo il 2-0 maturato in terra lucana.

A preoccupare soprattutto l’atteggiamento fin troppo arrendevole mostrato da una squadra che anche contro il Catanzaro ha sofferto, dovendo affidarsi in un paio di circostanze alle parate del suo portiere, ma che sicuramente ha avuto il merito di non disunirsi quando gli avversari hanno intensificato il forcing. Lo zero alla voce “tiri in porta” nella sfida casalinga di domenica contro il Potenza è stato invece il sintomo non solo di una difficoltà nel proporre un gioco almeno sufficiente, ma anche di una condizione fisica ancora non ottimale e dell’incapacità di reagire alle difficoltà incontrate. E se il centrocampo non è parso in grado  di proporre gioco e di contenere quello altrui, è inevitabile che in una settimana le reti al passivo siano state sette a fronte della sola realizzata (Manicone in coppa).

Domenica, intanto, arriva la trasferta di Avellino prima del turno infrasettimanale contro la Casertana al “Ventura”. Un doppio impegno in salsa campana che rappresenta già un primo banco di prova per il Bisceglie e potrebbe far diventare ancora più cupo il futuro della panchina di Rudy Vanoli. Toccherà all’allenatore e al gruppo dare le risposte necessarie. A patto, naturalmente, che mister Hyde torni quanto prima a essere dottor Jekyll.

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Sezione: L'editoriale / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 00:00
Autore: Vincenzo Murgolo / Twitter: @@VincenzoMurgolo
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