Raggiunto telefonicamente dalla redazione di TuttoCalcioPuglia.com, Umberto 'Quistelli si è soffermato sulle sue passate avventure calcistiche, analizzando il suo attuale status nelle file del Lecce: 

"Oggi a 39 anni rivedo il film della mia vita, sin da quand ero bambino sognavo di fare il calciatore, come tutti i bambini sognavo e giocavo. In questo ha avuto particolare appoggio della mia famiglia e soprattutto da mio padre che mi ha sempre sostenuto in tutto, come il migliore dei procuratori. Il calcio è bello ma anche le delusioni sono dietro l'angolo, gli infortuni, le panchine, e quella voglia di giocare sempre e dimostrare che tu e quel pallone siete legati da un filo comune è una sensazione che solo chi ha giocato puó spiegare. Finita la mia esperienza da calciatore non volevo lasciare il mio mondo: ho iniziato quella da dirigente, avendo la fortuna di iniziare subito prima con l'esperienza con il Barletta in Lega Pro, una società con dei calciatori che con il fallimento alle spalle e senza stipendi hanno dimostrato in campo di essere dei calciatori validi e soprattutto degli uomini. Ricordo fra tutti Mariano Stendardo, Roberto Cortellini e il grande Ameth Fall. Dopo l'esperienza barlettana venni chiamato dal presidente Montemurro  per essere il collaboratore tecnico insieme a Piero Doronzo, un grande uomo. Dagli inizi, il primo anno con Luca D'Angelo è stata una cavalcata verso i playoff con un grande settimo posto, un ottimo risultato per una società neopromossa in Lega Pro. Il secondo anno ad Andria, una cittá e una piazza calcistica, di una passione indescrivibile, si conclude con un undicesimo posto e la mancata qualificazione ai playoff per un punto. Dopo queste stagioni e maturata esperienza, sono stato chiamato da una società blasonata e importante come il Lecce, una società di Serie A in Lega Pro, ringrazio il presidente Sticchi Damiani per questa opportunità, collaborare con persone di valore e carisma come Meluso e Alberti per me è motivo di orgoglio e di crescita professionale. In tutto questo devo ringraziare tante persone, la mia famiglia, la mia ragazza, e tutte le società dove ho lavorato. Fidelis Andria? Da ex è una partita molto importante ma dobbiamo affrontare questa partita e le altre sei che restano come delle finali. Auguro alla Fidelis di salvarsi, ad Andria ho passato due anni bellissimi, ma ora penso solo al Lecce e affronteremo questa partita con determinazione per raccogliere i tre punti".

Sezione: AUGURI / Data: Gio 22 marzo 2018 alle 13:45
Autore: Alessandro Chimenti
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