Giunto in riva allo Ionio, a stagione in corso, lo scorso 27 ottobre, si è reso protagonista di una staffetta, per tutto il campionato, con il compagno di reparto Ciro Favetta: Adama Diakitè, attaccante del Taranto, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com, della sfida che i rossoblù affronteranno domani pomeriggio allo stadio “Simonetta Lamberti” contro la Cavese di Leonardo Bitetto. La gara contro i campani sarà valida per la finale playoff del girone H della Serie D: una sfida da non sbagliare per gli ionici che avranno a disposizione soltanto la vittoria per aggiudicarsi il match.

Dopo aver battuto l’Altamura, in trasferta, nella semifinale playoff, domenica affronterete la Cavese: come state preparando il match e che tipo di partita ti aspetti?

“Sappiamo che questa sfida sarà più difficile rispetto a quella giocata contro l’Altamura in quanto siamo consapevoli che il “Lamberti” è un campo difficile: hanno una tifoseria calda, un’ottima rosa. Sarà sicuramente difficile però, noi, abbiamo preparato questa gara come sempre: in settimana abbiamo visto i loro punti deboli, soffermandoci anche sui nostri errori commessi nelle precedenti partite per fare in modo tale da essere totalmente preparati”.

Il Taranto non ha mai vinto a Cava: potrebbe essere uno stimolo in più?

“Sicuramente può influire ed essere un fattore in più nella partita di domenica: è un grosso stimolo. Le sfide di campionato sono tutt’altra cosa rispetto a quelle dei playoff: loro avranno il fattore campo a favore ma troveranno una squadra ben messa, dal punto di vista fisico, e soprattutto mentale. Abbiamo poco o niente da perdere: non faremo una partita tutta all’attacco, è poco ma sicuro, però sapremo quando e dove colpirli”.

La sfida del “Simonetta Lamberti”, purtroppo, non godrà dello spettacolo di entrambe le tifoserie sugli spalti: quanto può incidere, in una finale playoff, il fattore campo?

“E’ un peccato: una sfida come Cavese-Taranto, una finale playoff, merita la presenza di entrambe le tifoserie sui gradoni dello stadio. Fino all’ultimo abbiamo sperato di poter avere una bella cornice di pubblico e, soprattutto, i nostri tifosi al seguito ma, purtroppo, non sarà così. I tifosi di Taranto non hanno nulla a che vedere con questa categoria: il provvedimento preso nei loro confronti indica quanto questa decisione sia una sconfitta per l’intero movimento calcistico. Anche ad Altamura, hanno dimostrato di essere una tifoseria tranquilla, incitandoci dal primo all’ultimo: non c’è stato alcun problema con la tifoseria locale e si poteva chiudere un occhio. La Cavese avrà questo piccolo vantaggio a suo favore ma, in campo, si scende sempre 11 contro 11: andremo lì per fare la nostra partita e vogliamo regalare la gioia ai nostri tifosi”.

Dal punto di vista personale, la rete manca dalla trasferta di Potenza: lo schema tattico del mister ti penalizza in fase realizzativa?

“Sicuramente, in queste ultime partite, abbiamo impostato le gare maggiormente sullo spirito di sacrificio anziché pensare ad attaccare ed affondare l’avversario: abbiamo solo cambiato il nostro tipo di atteggiamento e l’approccio alla gara. Lo schema tattico l’abbiamo provato più volte durante il campionato: non penso che mi penalizzi ma credo che per vincere questo tipo di partite bisogna apportare delle modifiche rispetto alle partite di campionato. Le ultime sfide le abbiamo affrontate in maniera diversa e, magari, ha influito un po' sul rendimento ma non mi sento penalizzato dal mister”.

La prossima stagione, Adama Diakitè vestirà ancora la maglia del Taranto?

“La volontà c’è: appena concluderemo la stagione, avrò modo di parlare con la società e decideremo insieme. L’ho sempre detto: a me piacerebbe rimanere in riva allo Ionio, mi sono trovato benissimo nella città dei due Mari ed ho visto un ambiente che, con la Serie D, non ha nulla a che vedere. La mia disponibilità a rimanere qui l’ho data sin da subito al presidente: dopo la partita di Cava avremo modo di sederci al tavolino e parlarne, vedremo poi cosa succederà”.

Sezione: AUGURI / Data: Sab 19 maggio 2018 alle 15:00
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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