Lecce nel cuore, per la città e per la maglia. Una parte di Cristian Ledesma è ancora nel Salento, dove ha trovato anche moglie. Il regista dai piedi buoni, quell’italo-argentino che ha fatto innamorare tante piazze, su tutte appunto quella giallorossa e Roma, dove con la Lazio ha collezionato oltre 250 presenze. TUTTOcalcioPUGLIA.com ha intervistato in esclusiva proprio lui, che conosce benissimo Fabio Liverani. 

Il Lecce, oltre alla Lazio, ha rappresentato uno snodo importante per la sua carriera. Le fa piacere rivederla in A?
"Certamente. A Lecce ho tanti amici e tante persone che apprezzo, sono molto legato alla piazza perché - non mi stancherò mai di ripeterlo - è lì che ho iniziato la mia carriera. Non vorrei parlare di primo contratto, perché sarebbe brutto, ma il primo impatto col calcio professionistico è stato a Lecce. Sono stato accolto alla grande, il Salento è la destinazione ideale per chi arriva in Italia da un paese lontano 14mila chilometri".

Lei la maglia giallorossa nella massima serie l’ha indossata. Cosa si prova a rappresentare un club del genere e soprattutto quanto dà la piazza ai calciatori?
"Non vivo più la piazza come quando ci giocavo, non conosco l'affluenza. Ma dopo questi anni di sofferenza, Lecce tornerà ad essere quello che era: a noi dava una grande spinta e una pressione non brutta, ma che anzi aiutava a crescere e migliorare".

Nel 2017 firmò per la Ternana, subito dopo arrivò Liverani. La salvezza fu un miracolo, da lì in poi Liverani ha avuto un percorso incredibile. Ci spiega che tipo di persona, prima che allenatore, è il tecnico romano?
"Oltre alla parte tecnica e tattica, quello che da calciatore ho apprezzato più di lui è che non cambiava il suo modo di rapportarsi a prescindere dal risultato. Era sempre allo stesso modo e fidatevi che non è per niente scontato trovare un allenatore così. Quando perdevamo o pareggiavamo manteneva sempre la stessa voglia e la stessa calma. E nella nostra situazione non era così semplice..."

Cosa si aspetta ora dalla squadra giallorossa in Serie A? E soprattutto: deve cambiare molto a livello di organico?
"L'anno scorso il Lecce è stato bravo a cambiare, ha avuto la forza di mandare via calciatori che magari secondo il club non potevano disputare la B. È stato fatto un lavoro straordinario e quest'anno deve ripetersi e cambiare, se serve, per la Serie A.".

È vero che nell’estate 2017 è stato vicino al grande ritorno al Lecce in Serie C?
"C'è stata una chiacchierata con il presidente, ma non si è mai arrivati ad un accordo. Per me essere vicino a un club significa avere una proposta, valutarla e dare una risposta. Tutto questo non c'è stato e di conseguenza non si può parlare di una trattativa per il mio ritorno".

Dopo il disastro Pro Piacenza, qual è il futuro di Ledesma?
"Sono più propenso a cercare un'altra strada, mi piacerebbe lavorare nel settore giovanile. Dovesse però arrivare una proposta da una società seria per continuare a giocare, ci penserei. Ma per non restare a casa deve esserci una situazione importante, come ci fu a Lugano dove trovai una bella sfida e un'Europa League da disputare".

Sezione: Lecce / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 10:06
Autore: Dennis Magrì
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