In casa giallorossa, Fabio Liverani deve fare i conti con le assenze di alcune pedine importanti, quella che nessuno si aspettava è quella di Salvatore Caturano, insieme a lui non ci sono tra i convocati anche Di Matteo Costa Ferreira. Per quanto riguarda la formazione l'allenatore romano deve ancora sciogliere due dubbi, il primo è quello che riguarda il ruolo di difensore centrale, Drudi Riccardi si giocano un posto al fianco di Cosenza, mentre a centrocampo uno tra Pacilli e Tsonev dovrebbe essere il regista che giocherà alle spalle del duo composto da Torromino e Di Piazza.

La formazione allenata da Antonello Mattei per la sfida contro la capolista Lecce dovrà fare a meno di una pedina fondamentale per il suo gioco, il terminale offensivo Nolè che è stato fermato dal giudice sportivo. La squadra laziale dovrebbe addirittura cambiare sistema di gioco passando dal 4-3-1-2 al più coperto 4-4-2, in cui è previsto l'avanzamento di Addessi al fianco dell'ex Corvia e l'inserimento di Ricciardi all'interno del pacchetto di centrocampo. 

 

Dall'arrivo in panchina di Antonello Mattei, subentrato all'ex centrocampista di Roma e Lecce Giuseppe Giannini, il Racing Fondi è "rinato", mettendo su una striscia positiva che è iniziata alla 9° giornata, dopo la sconfitta di misura a Matera. Da allora, primi di ottobre, i laziali non perdono più, anzi hanno battuto avversari "ruvidi" come Trapani e Sicula Leonzio.

Per la formazione in mediana l'esperto Ciotola, una mina vagante sempre contro il Lecce, si gioca una maglia con Vasco, mentre De Martino e Lazzari sembrano più sicuri di partire dall'inizio. Davanti al portire albanese Elezaj difesa fatta per tre elementi su quattro, l'unico dubbio è a destra dove Tomaselli è in vantaggio su Galasso. In attacco con Corvia avanzato tocca ad Addessi, vista la squalifica pesante di Nolè.

Proprio per rimediare all'assenza di Nolè il tecnico sino a ieri ha provato il 4-4-2, con Corvia unico vero riferimento e Addessi chiamato a svariare accanto alla punta.

Sezione: Lecce / Data: Ven 24 novembre 2017 alle 19:40
Autore: Matteo Bottazzo / Twitter: @teobottazzo
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