Lecce-Brescia non è una partita, ma La Partita. Il maiuscolo è voluto, non è un errore di scrittura: i giallorossi - dall'amara retrocessione maturata nel 2012 a Verona contro il Chievo - si preparano ad affrontare la partita più importante degli ultimi 7, intensi, anni. La gente lo sa ed è per questo che si è stretta intorno alla squadra con un abbraccio collettivo: quota 20mila biglietti è superata, aumenta persino la capienza del 'Via del Mare'. Meglio tardi che mai: la passione del pubblico salentina non è mai morta, non lo era neppure nei grigi tempi della Serie C. 

Lecce vuol tornare a rivivere i fasti del recente passato. Riprendersi ciò che le è stato tolto. Che spauracchio, però, quel Palermo che ha a disposizione una gara in più rispetto ai giallorossi. E temibile è il Brescia: le rondinelle sono prime con merito per quanto hanno mostrato durante tutto l'arco della stagione, ma guai a darsi per vinti. Il 2-1 maturato al 'Rigamonti' è stato duro da digerire, ma i giallorossi avrebbero meritato qualcosina in più e magari adesso potranno contare su una maggiore maturità acquisita strada facendo in questo campionato. Un Lecce meno sciupone, più solido, cinico e capace di soffrire quando c'è da soffrire e di mordere quando c'è da mordere. 

Mai come adesso il sapore della Serie A si fa sentire in maniera forte. E la Puglia ha una voglia matta di tornare a farsi sentire e vedere nell'olimpo del calcio italiano. 

Sezione: Lecce / Data: Ven 26 aprile 2019 alle 18:30
Autore: Domenico Brandonisio
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