Il Lecce ha formalizzato, nella mattinata di venerdì, l’arrivo di Cristian dell’Orco. L’accordo economico è stato raggiunto sulla base del prestito con diritto di riscatto. In conferenza stampa Liverani aveva espresso le linee guida raggiunte, in accordo, con i vertici societari, per le caratteristiche dei giocatori che avrebbero completato lo scacchiere della compagine salentina, per poter avere una rosa in grado di poter lottare e guadagnarsi, sul campo, le proprie chances di salvezza.

Quindi, giusto il giorno precedente, il tecnico romano definiva così l’identikit di una delle pedine, che sarebbero dovute arrivare dal mercato in ingresso: “Un giocatore mancino, che possa giocare da difensore centrale e da terzino sinistro”. Esattamente le skill che vanta il nuovo arrivato, Cristian Dell’Orco. Nato a Sant’Angelo Lodigiano il 10/02/1994, muove i suoi primi passi nelle giovanili del Fanfulla, squadra della sua città dal discreto passato calcistico, per approdare, nel 2010, nelle giovanili del Parma; poi viene dato in prestito a 17 anni al Fiorenzuola, dopodiché alla Feralpisalò e successivamente all’Ascoli, dove trova continuità di gioco.

Nel 2015, in seguito al fallimento del Parma, viene acquistato dal Sassuolo e girato in prestito al Novara, dove raggiunge un buon minutaggio e delle buone prestazioni, tali da farlo tornare al Sassuolo e farlo esordire in Serie A. Purtroppo, la sua carriera vede un brusco arresto a causa di un brutto infortunio, con problemi complessi (legamenti, menischi). Nel 2017/18, infatti, al ritorno in campo, gioca solo 4 partite da titolare.

La stagione successiva lo vede poco utilizzato dal Sassuolo e viene ceduto in prestito all’Empoli durante il mercato di riparazione. In Toscana ritrova il campo con continuità, nonostante qualche stop per lievi infortuni. Il ragazzo è stato, anche, nel giro delle nazionaline azzurre, giocando in U19 e U20, che denotano un talento di fondo, per la verità, mostrato anche nelle squadre di club. Alto 1,83mt e dal peso forma di 75kg, ha una buona struttura ed è molto bravo in fase difensiva, il perfetto alter ego di Bryan Vera, invece, più propenso alla fase offensiva. I due, non solo si completano tatticamente, ma potrebbero far tesoro l’uno dell’esperienza dell’altro.

Sezione: Lecce / Data: Lun 12 agosto 2019 alle 16:30
Autore: Giuseppe Rizzo
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