Lo scorso 27 maggio all'U.S. Lecce è stato consegnato un avviso di accertamento relativo ai conti del 2014. Quell'anno in dirigenze c'è Savino Tesoro. Il volume d'affari dell'Unione Sportiva è di poco meno di due milioni e 400mila euro - scrivono i colleghi del Quotidiano di Puglia - e il monte spese e importazioni supera appena i due milioni e mezzo.

L'anno successivo, a maggio del 2015, gli ispettori della SIAE sollevano critiche sul bilancio della stagione 2013/2014 e 2014/2015 dove "Sussistono dubbi - scrivono i funzionari SIAE - sulle fatture di acquisto pagate a Tecnostyle srl, Bonaldi motori, Vetef srl, Apainstal Construct srl e a Special Media International srl (SMI)". In totale, un milione e 260mila euro di fatture per beni richiesti ad imprese con sede nel settentrione o all'estero.

Nell'avviso di accertamento alla società giallorossa, l'Agenzia delle Entrate specifica come non siano state adeguatamente "documentate le motivazioni che hanno portato l'U.S. Lecce ad acquistare questi mezzi da società che non operavano nel settore di riferimento" e che, di conseguenza, "non davano alcuna garanzia in merito alla fornitura, anche in termini di assistenza". Per questo, l'Agenzia ritiene "che gli acconti di cui alle fatture emesse da SMI siano stati contabilizzati al solo scopo di ridurre il debito Iva dell'U.S. Lecce nei confronti dell'Erario".

Sezione: Lecce / Data: Mer 19 giugno 2019 alle 09:45 / Fonte: TuttoLecce.net
Autore: Redazione TuttoCalcioPuglia.com / Twitter: @redazionetcp
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