Un Lecce troppo bello per tornare da Torino a mani vuote o con un solo punticino. Primo hurrà in campionato per la compagine allenata da Fabio Liverani, che si sblocca anche negli ultimi metri di campo: 2-1 e l'intera posta in palio da portare nel Salento, ottenuti dopo una prestazione sontuosa e fatta di grande attenzione. Quel 4-3-1-2 ormai trasformato in 4-3-3 dà ampiezza, quelle accelerazioni di Falco e Farias rispettivamente a destra e sinistra sono da capogiro per i difensori avversari. Si ride e si scherza sul primo, ma occhio perché il sogno nazionale può trasformarsi in realtà, soprattutto con Mancini commissario tecnico, che punta più sulla meritocrazia che sui grandi nomi, chiedere conferma a Zaniolo.

Il riscatto è servito. Il Lecce visto col Verona sembra già un lontano ricordo, contro il Torino la squadra ha incarnato lo spirito del tarantolato Liverani, ammonito dall'arbitro nel corso della gara, e che dovrebbe aver percorso nella propria zona di competenza almeno un totale di chilometri pari a chi in campo ci è sceso per correre con gli scarpini. Un orgoglio ritrovato, un'autostima aumentata: il Lecce riparte da qui, dal suo grande figurone.

Sezione: Lecce / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 10:45
Autore: Dennis Magrì
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