Un centrocampo tutto nuovo. O almeno così pare dopo le prime uscite stagionali. Jacopo Petriccione sta salendo in cattedra, dopo le prime difficoltà agli esordi in Serie A e pian piano sta ritrovando continuità: lui e Tabanelli (sempre prezioso, che parta dalla panchina o titolare), alternandosi, offrono diverse soluzioni nel settore centrale del campo. E soprattutto Majer sta dimostrando di essere quel "calciatore da categoria superiore" di cui il ds Meluso e il tecnico Liverani si sono tanto vantati lo scorso anno in Serie B.

Lo sloveno, applauditissimo al momento della sostituzione contro la Juventus, è l'uomo ovunque nello scacchiere tattico giallorosso. Per sorprendere Sarri, Liverani lo ha schierato come mezzala destra, spostando Petriccione a sinistra: una collocazione inusuale, ma che ha un senso se si pensa al fatto che l'allenatore romano immaginava di dover contrastare con la fisicità l'eventuale presenza di Matuidi e con la corsa (di Petriccione) gli inserimenti anche senza palla di Khedira (alla fine dal 1' ha giocato Emre Can).

Ma in generale è un Lecce che sta trovando confidenza col nuovo campionato, che "comincia" la sua Serie A da Genova dopo aver affrontato tutte le corazzate con un gran bel bottino di punti che lascia ben sperare per il futuro. Il segreto sta nel centrocampo, ma anche nelle convinzioni di una squadra che ora appare meno timida e più serena.

Sezione: Lecce / Data: Lun 28 ottobre 2019 alle 12:30
Autore: Dennis Magrì
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