Intervistato dai colleghi di Radio Kiss Kiss, il presidente Sticchi Damiani fa il punto della situazione in casa Lecce ma anche sul particolare momento che a causa del Coronavirus sta attraversando il calcio: "Si parla di calcio come terza industria dell’Italia, è fondamentale per il paese. Fare dei discorsi sul fatto che il calcio sia solo un gioco non è idoneo al fatto che il calcio è una catena economica e aiuta il paese. La scelta di tutte le società di interrompere tutti gli allenamenti è stata una scelta di auto responsabilità, di mettere al primo posto l’atleta, il calciatore e abbiamo deciso di fermarci nonostante nessuno ce lo vieta.

Sul campionato: "Io credo che se c’è la volontà di concludere questo campionato, unica soluzione corretta, il modo si trova di farlo. Mettere un punto a un campionato in corso, dove mancano ancora 13 giornate, sarebbe ingiusto sul piano sportivo, anche se di questa catastrofe non ha nessuno la colpa. Finiamo il campionato, entro il 30 giugno meglio, altrimenti facciamo una deroga facendo finire i contratti dopo. Possiamo anche finirlo nei prossimi mesi, sarebbe la prima volta, ma non è impossibile. Deadline? Una data non debba esserci secondo me. Anche stravolgere le abitudini del calcio, come immaginare riprendere dopo l’estate, secondo me debba essere conclusa questa stagione. Le finestre di mercato si può trovare una soluzione, come ad esempio farla solo una o comprimere la stagione 2020/2021. Alla fine le varie tappe temporali di quest’anno sono frutto che il calcio si è dato, ma una catastrofe del genere le tappe temporali possono essere modificate”.

Sezione: Lecce / Data: Gio 19 marzo 2020 alle 17:30
Autore: Domenico Brandonisio
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