È stato uno dei giocatori più amati nella storia del Taranto e domenica incontrerà nuovamente i rossoblù da avversario: Hernan Rodolfo Molinari, attaccante del Nardò, ha parlato ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com in vista del derby del “Giovanni Paolo II” di Nardò.

Dopo la sconfitta subita contro la capolista Picerno, il Nardò ha conquistato 10 punti su 12 disponibili: come arrivate alla sentitissima sfida contro il Taranto?

“Stiamo lavorando tantissimo dall’inizio del campionato e stiamo riuscendo a trovare la nostra identità: stiamo facendo bene nonostante la nostra rosa sia piena di giovani e stiamo meritando al momento questa posizione in classifica. Noi proviamo in ogni partita a fare il nostro gioco, sia in casa che fuori: lo stiamo facendo e raccogliamo i nostri frutti”.

I rossoblù sono chiamati a riscattarsi dopo il passo falso di domenica scorsa: quali possono essere i timori del match?

“Rispettiamo tantissimo il Taranto: sono una grandissima squadra e sono candidati per la vittoria finale. Loro, dall’altro canto, sanno che noi siamo una squadra che vuole sempre giocare a calcio e che non teme nessuno: credo sarà una bellissima partita”.

Sei stato, spesso e volentieri, protagonista nel campionato di Serie D con squadre pugliesi: qual è stata la piazza che ti ha lasciato maggiori ricordi?

“Per Taranto io nutro un sentimento speciale: mi sono trovato benissimo e mi sono anche sposato. In tutte le squadre pugliesi dove ho giocato, ho avvertito il calore dei tifosi: sono delle piazze calde che mi fanno sentire come se mi trovassi a casa, in Argentina. Ci terrei a chiudere in Puglia la mia carriera calcistica”.

Al momento, non sei stato molto utilizzato dal mister: la squalifica di Kyeremateng può favorire la tua presenza, dal primo minuto dell'incontro? 

“Purtroppo, ho avuto una lesione al polpaccio che mi ha costretto a stare fuori dal campo per circa un mese. Siamo una squadra composta da tanti giocatori giovani, da ragazzi volenterosi che si mettono sempre a disposizione del mister che potrà contare su una rosa molto competitiva e su dei giocatori motivati. Al momento non sono riuscito a dare totalmente il mio contributo ma spero di recuperare quanto prima da questo problema fisico". 

Come vivi la concorrenza con i tuoi compagni di reparto?

“Siamo un gruppo molto affiatato e sono contento se, un mio compagno di squadra, riesce a mettersi in mostra e ad essere funzionale per la squadra. Spesso mi capita di dare consigli a dei miei compagni più giovani, sfruttando la conoscenza del ruolo e la mia esperienza calcistica”.

Il Nardò si trova, al momento, in piena lotta per la promozione: qual è il reale obiettivo dei neretini?

“Non ci siamo posti un vero e proprio obiettivo ad inizio stagione: vogliamo arrivare più in alto possibile, esprimendo il nostro calcio e vogliamo dimostrare che, nonostante i tanti giovani, il Nardò può dire la sua nel campionato. Alla fine, poi, tireremo le somme”.

Anche quest'anno, il livello del girone H della Serie D si conferma molto alto: ti aspettavi questa classifica corta, dopo undici giornate di campionato?

“Già dalla sessione estiva di calciomercato, vedendo la composizione delle varie rose, mi ero fatto un’idea di un campionato molto equilibrato: il Picerno, al momento, è riuscita a sfruttare i passi falsi di Taranto e Cerignola e si trova in vetta alla classifica ma i giochi sono ancora aperti. Non bisogna sottovalutare, poi, la Team Altamura che sta disputando un buon campionato. Credo che, quest’anno, non ci sia la squadra schiacciasassi e la lotta per la promozione e per la permanenza in Serie D sarà avvincente fino all’ultima giornata”.

Sezione: NARDÒ / Data: Ven 23 novembre 2018 alle 14:00
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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