Meno spettacolare di quello visto contro il Pomigliano e sicuramente meno arrendevole di quello visto a Picerno. Il Nardò visto ieri a Gragnano non ha sicuramente sfoggiato la sua miglior prestazione esterna del campionato, ma alla fine ha portato a casa punti. Nel calcio chi vince, o comunque chi non torna a casa a mani vuote, ha sempre ragione. E le statistiche parlano di 6 risultati utili consecutivi: 4 vittorie, 2 pareggi. Ciò ha comportato la discesa sino al quinto posto in classifica, ma le distanze restano minime ed il campionato lungo. Col Cerignola sarà super-derby. 

ARARIO, IMPATTO OK - Provvidenziale, soprattutto in pieno recupero, è stato Mirarco. Ma la palma di migliore in campo stavolta va ad Alan Cristian Arario, argentino classe 1995. Con la squadra granata ha debuttato dal 1' soltanto ieri, ma si allena già diverso tempo. I risultati in campo si vedono: grande duttilità, spirito di sacrificio, discreta abilità nell'uno contro uno e talvolta anche pericoloso. Nelle poche occasioni da gol create dal Nardò c'è sempre il suo 'zampino'. Malgrado la classifica dica altro, avere ragione del Gragnano ieri non era facile: massima l'attenzione in difesa. Non era facile far dimenticare l'assenza di Bertacchi, metronomo del centrocampo. Lui in parte ci è riuscito. 

GRAND HOTEL SQUALIFICHE - Già, Bertacchi. Lui, esattamente come Kyeremateng, contro il Cerignola ci sarà. Ma per delle squalifiche già scontate ve ne sono altre da scontare: all'espulsione di Palmisano bisogna infatti aggiungere Benvenga. Il difensore, che era già diffidato, al 'San Michele' ha rimediato un'ammonizione che pesa come un macigno. Tralasciando gli infortunati sulla via del recupero (a proposito: si rivedono Mingiano e De Pascalis), questo Nardò assomiglia un po' al Grand Hotel: gente che va, gente che...rientra. Mister Taurino ieri l'ha presa con ironia, ma sa bene in cuor suo che nessuno gli regalerà mai nulla...

Sezione: NARDÒ / Data: Lun 03 dicembre 2018 alle 11:00
Autore: Domenico Brandonisio
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