"Una sciagurata conduzione arbitrale mette in discussione il sudore e la fatica dei nostri ragazzi": comincia così il duro comunicato del Nardò, uscito dal "Giovanni Paolo II " sconfitto dal Foggia. "L'episodio chiave - commenta il club neretino sul proprio sito web - si verifica al 19' quando il guardalinee alza la bandierina per segnalare un fuorigioco. L'arbitro incurante fa proseguire e gli ospiti passano in vantaggio con un tiro, diretto fuori porta, corretto dalla sfortunata deviazione di capitan Aquaro. Il gioco rimane fermo per qualche minuto tra le proteste generali, qualche cartellino che vola ed è inutile sottolineare come tutto il corso della partita sia compromesso da quanto accaduto". A rigor di cronaca, come specificato dalla Regola 6 del Regolamento Ufficiale del Gioco del Calcio, è necessario sottolineare che la decisione finale spetta all'arbitro e non agli assistenti: il gioco si ferma solo dopo il fischio del direttore di gara e non quando un guardalinee sbandiera (lo stesso caso si è verificato proprio ieri in Inter-Parma).

I granata rincarano la dose nel resto dell'articolo, parlando di un "primo tempo in cui a calcio non si è giocato per nulla tra falli e provocazioni dei rossoneri ed il nervosismo granata".

Intanto dall'altra parte Cau, vice di Corda, commenta: "Sono tre punti fondamentali in un campo difficile e ostico come questo. In settimana abbiamo preparato la gara esattamente in questo modo perchè ci aspettavamo una match così e per questo devo fare un plauso ai ragazzi che sono stati bravi sia tatticamente che agonisticamente".

Sezione: NARDÒ / Data: Dom 27 ottobre 2019 alle 20:08
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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