Come debutto in campionato il Lecce non avrebbe potuto chiedere di meglio. O di peggio: dipende dai punti di vista. L'Inter è storicamente una squadra che incute timore per la sua forza ed il suo blasone, ma dall'altro verso è una sfida che affascina e non poco. Perché vuol dire che i salentini si sono davvero proiettati in una dimensione notevole, nel giro di soli due anni. Grandi i meriti del lavoro di Liverani ma soprattutto quelli della società di via Costadura. 

Due anni fa il nerazzurro da affrontare era quello del Bisceglie, in C. Ora quello della squadra 18 volte campione d'Italia e 3 d'Europa, ma non per questo bisogna darsi per vinti già in partenza. Perché Antonio Conte è tosto e salentino (seppur mal visto dalla piazza giallorossa), cosi come certamente lo sarà la sua squadra: il carattere, ovunque sia stato, non è mai venuto meno in nessuna delle sue formazioni. Ma un'altra pugliese, il Bari, dieci anni esatti fa fu capace di un'impresa ancor più grande. Il Bari di Giampiero Ventura - allora idolatrato oggi caduto in B, che strana la vita - da terribile matricola sorprese una squadra che nel maggio successivo avrebbe vinto la Champions League. Correva l'anno 2009 ed i galletti erano tornati nella massima serie dopo 8 lunghi anni d'attesa. Finì 1-1: rete di Eto'o su rigore, pareggio su azione di Kutuzov ed occasionissima fallita da Rivas nel finale di partita e che sarebbe potuta valere una clamorosa vittoria. Allenatore José Mourinho, ma sul campo la prestazione dei suoi fu decisamente opaca. 

Liverani ed i suoi ragazzi, al contrario, scenderanno in campo soltanto lunedi 26 agosto, in occasione del posticipo. Gioco, grinta, entusiasmo e qualche singolo di categoria: le armi coraggiose per battersi non mancano. I giallorossi possono dire la loro con entusiasmo in questa categoria. Sarà missione impossibile? Non è detto. Per referenze chiedere agli 'odiati' rivali baresi...aldilà di ogni prevedibile pronostico. Perché nel calcio la palla è rotonda. 

Sezione: Serie A / Data: Sab 24 agosto 2019 alle 15:45
Autore: Domenico Brandonisio
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