Serie C, l'opinione: più che quando, il problema è chi inizierà a giocare

Più nubi che sole, nel giugno più freddo delle ultime estati il meteo si riflette anche sul calcio.  E in particolar modo sulla Serie C. A tre giorni dalla chiusura delle iscrizioni nella terza serie sono molteplici i punti interrogativi che rimangono aperti. A partire da quelle società che vorrebbero cambiare proprietà, ma in assenza di offerte e situazioni incoraggianti potrebbero decidere di mollare: lo farà la Reggiana di Mike Piazza, se non avrà acquirenti nel giro di un paio di giorni. Il Trapani aveva garantito l'iscrizione, ma la trattativa per la cessione si è bloccata. Potrebbe esserci un'altra penalizzazione per la Fidelis Andria, per i contributi da versare degli ultimi mesi della scorsa stagione, e non si hanno notizie sulla Juve  Stabia. A cui si aggiungono Mestre e Pro  Piacenza. Intanto la Lega ha comunicato la data di inizio del prossimo campionato: si parte domenica 26 agosto, mentre il 5 in campo per la coppa italia. Due domeniche di sosta, 6 e 13 gennaio, con gare anche nei weekend finali dell'anno, tra natale e capodanno. Il campionato finirà il 5 maggio, e la divisione degli orari delle partite sarà la stessa dell'ultima stagione. Il problema, ad oggi, però più che il quando, è chi inizierà a giocare.