Che spettacolo al “Pino Zaccheria”. È stata una domenica ricca di gol, quella vissuta dai tifosi presenti sugli spalti dell’impianto foggiano: sono state ben sei le realizzazioni, in una partita ricca di colpi di scena e che ha visto il Foggia rimontare nei minuti finali il Gravina (in nove uomini a fine partita). I murgiani avevano concluso il primo tempo addirittura con due reti di vantaggio, grazie alla tripletta di Santoro.

L’incontro è iniziato subito in salita per i padroni di casa: al 3’ il Gravina è subito passato in vantaggio con Santoro, che con un tiro a giro dal vertice dell’area ha spiazzato la retroguardia rossonera e l’immobile Fumagalli. Nemmeno il tempo di reagire e - come il più abile dei pugili - i gialloblù spezzano il fiato ai satanelli, senza dare loro neanche il tempo di respirare: al 17’ Chiaradia serve Santoro dalla sinistra e il bomber nativo di Lesina realizza la sua seconda marcatura personale. Tre minuti dopo cala il gelo allo Zaccheria, quando Viscomi non riesce ad alzarsi da terra dopo uno scontro fortuito alla testa: gelo che si trasforma in terrore quando i calciatori delle due squadre cominciano a sbracciare animatamente per chiedere i soccorsi e addirittura un defibrillatore. Fortunatamente dopo qualche minuto il difensore si rialza da solo e chiede persino di tornare in campo, ma per precauzione viene ovviamente sostituito. Il Foggia prende coraggio e al 35’ accorcia le distanze con il subentrato Anelli, servito da una sponda di Tortori sugli sviluppi di un calcio di punizione. Ma solo sei minuti più tardi il Gravina dimostra il suo straordinario cinismo, concretizzando in rete ancora una volta con Santoro (prima tripletta in carriera per l’attaccante gialloblù). Al quinto minuto di recupero del primo tempo Russo a tu per tu col portiere Loliva - anziché servire il solo Tortori - si lascia ipnotizzare, divorandosi un’occasione incredibile.

Nella ripresa Corda non dà segnali di resa, effettuando immediatamente un triplo cambio: Staiano, Iadaresta e Cadili per Kourfalidis, Russo e Di Masi. Al 48’ Cittadino sfiora il gol del 3-2 con una punizione decisamente ben angolata, ma su cui Loliva arriva in tuffo. Il Foggia vuole crederci, approfittando anche della superiorità numerica creatasi al 61’ a seguito dell’espulsione di Di Modugno. Alla mezz’ora del secondo tempo mister Loseto prova a difendere il vantaggio e sostituisce l’uomo-partita Santoro, che riceve la standing ovation di tutto lo stadio foggiano. Soltanto pochi secondi dopo i padroni di casa riaprono la gara, con il bomber d’eccezione Anelli che approfitta di una papera di Loliva - contestatissimo dalla tifoseria rossonera per le sue continue perdite di tempo - e conclude a rete. E quando tutto sembrava perso il Foggia la riacciuffa: all’81’ Iadaresta viene atterrato in area e per il signor De Angeli non ci sono dubbi, tanto da espellere per proteste il gialloblù Chiaradia. Dal dischetto si presenta capitan Gentile, che spiazza il fischiatissimo Loliva e segna il suo terzo gol consecutivo in altrettante partite. Lo Zaccheria spinge gli undici in campo e all’88’ l’urlo dei tifosi si spezza in gola dopo una rete annullata per un presunto fuorigioco. Dopo cinque minuti di recupero, allungati per via di diverse perdite di tempo, l'arbitro decreta la fine di una bellissima gara, con le squadre che si dividono il punto.

IL TABELLINO

FOGGIA-GRAVINA 3-3

MARCATORI: 3’ Santoro, 17’ Santoro, 35’ Anelli, 41’ Santoro, 75’ Anelli, 83’ rig. Gentile

FOGGIA: Fumagalli, Viscomi (25’ Anelli), Salvi, Salines, Di Masi (46’ Cadili), Campagna, Cittadino (69’ Salatino), Gentile, Kourfalidis (46’ Staiano), Tortori, Russo (46’ Iadaresta). All. Corda.

GRAVINA: Loliva, Di Modugno, Silletti, Romeo, Alvarez, D'Angelo, Tagliamonte (63’ Dentamaro), Mbida (69’ Gogovshi), Santoro (72’ Bozzi), Correnti (77’ Larosa), Chiaradia. All. Loseta.

ARBITRO: Luca De Angeli di Milano.

AMMONITI: 27’ Di Modugno, 39’ Correnti, 45+1’ D’Angelo, 45+4’ Cittadino, 57’ Loliva, 87’ Gogovshi, 90+1’ Silletti.

ESPULSI: 61’ Di Modugno, 83’ Chiaradia.

Sezione: Serie D / Data: Dom 22 settembre 2019 alle 16:58
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
vedi letture
Print