Il mercato a mezzanotte - Foggia, per ora nessun contatto con Corini. Bari, Montini verso il Monopoli. Lecce, colpaccio Riccardi. Tanti movimenti in Serie C

Quello appena passato è stato un mercoledì bollente in ottica mercato. Il Foggia ha ufficialmente salutato Giovanni Stroppa, che in conferenza stampa ha voluto ringraziare club e tifosi: per lui contratto biennale con opzione con il Crotone. Continua il toto-allenatore, con Nicola che ha declinato la proposta e con il duello Oddo-Grassadonia sempre vivo, con Juric sullo sfondo. Non c'è stato, invece, alcun contatto con Corini: il tecnico, che conosce molto bene Nember per averci lavorato insieme a Verona, fin qui non rientra nei candidati alla panchina rossonera, anche se non è da escludere un cambio di rotta.

Il Bari saluta Doumbia, riscattato dal Grasshoppers, e presto potrebbe rispedire al Monopoli l'attaccante Montini, l'ultima stagione in prestito al Livorno. Micai ha richieste sia dalla Serie A, sia dall'estero: una sua permanenza è da escludere, così come quella di Gyomber. Anche Salzano, a meno di impensabili colpi di scena, dovrebbe lasciare il 'San Nicola'. 

In casa Lecce continua la caccia al bomber. Tanti nomi ed allo stesso tempo tanto fumo, ma poco arrosto. Intanto, in attesa di perfezionare alcuni colpi in entrata (da Palombi a Germoni, passando per Delgado), arriva il colpo in difesa: a titolo definitivo, infatti, Riccardi si lega ai salentini. Marilungo resta un nome caldo, mentre oggi è in programma l'incontro con il Novara per parlare di Sciaudone. A sorpresa Di Piazza torna al Foggia.

In Serie C, la Fidelis Andria si appresta a salutare Maurantonio e per la porta pensa a Tarolli del Foggia. Diversi sondaggi per Scaringella e Di Cosmo, anche se quest'ultimo dovrebbe restare in Puglia. Possibile rivoluzione in attacco per il Monopoli: Genchi è l'obiettivo numero uno del Taranto, mentre Sarao piace a tre club del girone A. Rivoluzione in difesa, infine, per la Virtus Francavilla: dopo Caporale, a breve arriverà l'annuncio di Marino; addio con Agostinone e Maccarrone, che non rinnovano e virano verso altri lidi.